Levi-Civita

Enciclopedia della Matematica (2013)

Levi-Civita


Levi-Civita Tullio (Padova 1873 - Roma 1941) matematico italiano. Tra i più grandi matematici del Novecento, diede contributi di grandi rilevanza in meccanica, teoria della relatività generale (principi fondamentali, formulazione delle equazioni di campo, confronto con la meccanica classica) e in geometria differenziale (studio di varietà). Compì gli studi universitari nella sua città natale, laureandosi giovanissimo nel 1894. Iniziò la carriera universitaria come professore incaricato a Pavia e a Padova. Nel 1897 divenne titolare della cattedra di meccanica razionale all’università di Padova, dove insegnò fino al 1919. In quello stesso anno si trasferì all’università di Roma, dapprima come ordinario di analisi matematica e successivamente come ordinario di meccanica razionale. Mantenne questo incarico fino al 1938, anno in cui, per le sue origini ebraiche, venne espulso dall’insegnamento a causa delle leggi razziali. Oggi è ricordato soprattutto per la famosa Memoria sul calcolo tensoriale (scritta nel 1900 insieme al suo maestro G. Ricci-Curbastro, con cui fondò il calcolo differenziale assoluto, che costituì più tardi uno strumento indispensabile per la formulazione della teoria generale della relatività), la prima di una serie che gli procurò notorietà internazionale. Proseguendo questo tipo di ricerche, nel 1917 giunse a determinare i casi in cui il percorso seguito influisce, o meno, sul trasporto di un vettore parallelamente a sé stesso, lungo una curva di varietà assegnata. L’influenza della nuova nozione di «parallelismo vincolato» si esplicò in due direzioni: da un lato consentendo un’adeguata elaborazione matematica della teoria generale della relatività, cui Levi-Civita diede svariati contributi specifici, dall’altro stimolando lo sviluppo della teoria degli spazi a connessione affine e proiettiva di E. Cartan. Tra le sue opere: Questioni di meccanica classica e relativistica (1922), Lezioni di calcolo differenziale assoluto (1925), Fondamenti di meccanica relativistica (1928). Fu anche autore di un Trattato di meccanica razionale (3 voll., 1923-27) scritto in collaborazione con il fisico Ugo Amaldi.

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