SEVERO, Libio

Enciclopedia Italiana (1936)

SEVERO, Libio (Libius Severus)

Gastone M. Bersanetti

Imperatore romano d'Occidente dal 461 al 465 d. C. Fu una creatura di Ricimero, che, seguendo il costume caratteristico dei barbari, che pur essendo padroni di fatto dell'impero non osavano assumere anche di diritto la dignità imperiale, lo scelse ritenendolo, si deve credere, non pericoloso. S. ricevette la porpora a Ravenna il 19 novembre del 461. Il senato di Roma non poté che sanzionare la scelta di Ricimero. L'imperatore d'Oriente Leone invece non riconobbe S. Morì a Roma il 14 novembre 465, si suppose avvelenato da Ricimero.

Bibl.: O. Seeck, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II A, col. 2006, cfr. I A, col. 798; id., Gesch. des Untergangs der antiken Welt, VI, Stoccarda 1920, 1921, pp. 349, 352, 482-84; F. Martroye, Genséric, Parigi 1907, pp. 194-207; J. B. Bury, History of the Later Roman Empire, I, Londra 1923, pp. 332-334; E. Stein, Gesch. des spätröm. Reiches, I, Vienna 1928, pp. 562-64, 573; F. Lot, Hist. du moyen âge (Histoire Générale), I, Parigi 1928, pp. 83-84.

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