Liechtenstein

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Stato dell’Europa centrale, posto sul Reno a S del Lago di Costanza, fra lo Stato federato austriaco del Vorarlberg a N e a E, e i cantoni svizzeri di San Gallo a O e dei Grigioni a S.

Caratteristiche fisiche e popolazione

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Il Paese, molto montuoso nella parte sud-orientale (propaggini del Rätikon, culminanti nel Monte Naafkopf , 2570 m), si apre verso il Reno in un’ampia pianura alluvionale dove si espandono grandiosi conoidi di deiezione, particolarmente favorevoli alle colture e all’insediamento.

Il coefficiente di accrescimento demografico annuo è dell’1,3% (2000-05). Oltre un terzo della popolazione residente è costituito da stranieri. La religione prevalente è la cattolica (76%). Altri centri, oltre la capitale, sono Nendeln, Schaan, Triesen, tutti situati sui margini di conoidi.

Condizioni economiche

L’economia del principato è assai florida, come dimostrano il PIL pro capite elevatissimo, il ridottissimo tasso di disoccupazione (1,5% nel 2007) e l’inflazione di fatto azzerata (1,2% nel 2005). Già paese essenzialmente agricolo, si sono notevolmente sviluppati l’industria e i servizi. Fiorente è l’allevamento (bovini, suini, ovini), che dispone di vasti prati e pascoli permanenti. Il settore industriale, oltre ai tradizionali rami tessile e alimentare, conta impianti ad alta specializzazione nei settori metalmeccanico, chimico-farmaceutico, degli strumenti ottici e delle protesi dentarie. L’apporto maggiore all’economia del L. è tuttavia fornito dalle attività finanziarie e del credito, oltre che dal turismo. Notevole afflusso di capitale proviene inoltre dall’essere ubicate nel paese, per motivi fiscali, le sedi sociali di numerose imprese straniere. Nonostante gli strettissimi legami doganali e monetari con la Svizzera, il L. ha manifestato, a partire dai primi anni 1990, un deciso orientamento verso l’Unione Europea e nel 1995 è entrato a far parte dello Spazio economico europeo; tale orientamento ha indotto le autorità del principato ad attuare seri provvedimenti per combattere la criminalità finanziaria (riciclaggio di proventi da attività illecite) e ad accettare nel 2009 gli standard internazionali per la trasparenza fiscale stabiliti dall’OCSE.

Storia

Il principato di L. fu creato nel 1719, quando l’imperatore Carlo VI costituì in un unico principato le signorie di Schellenberg e di Vaduz, che il principe Johann Adam Andreas Liechtenstein aveva acquistato dai conti di Hohenems. Dal 1806 al 1814 il L. fece parte della Confederazione del Reno, quindi fino al 1866 della Confederazione tedesca. Dopo la Prima guerra mondiale, al patronato dell’Austria subentrò quello della Svizzera che da allora esercita anche il diritto di rappresentanza diplomatica e consolare del L. presso gli altri Stati.

Neutrale nella Seconda guerra mondiale, il L. ha avuto una vita politica all’insegna di un sostanziale immobilismo: il paese è stato guidato da governi di coalizione tra gli unici due partiti fino al 1993 presenti in Parlamento, il Partito borghese progressista, di destra, e l’Unione patriottica, di centro. Alla stabilità politica e alla solidità economica, si è affiancato sul terreno sociale un conservatorismo basato su valori e gerarchie tradizionali: solo tra il 1984 e il 1986 fu esteso alle donne il diritto di voto in tutto il paese, mentre nel 1992 un emendamento costituzionale sancì l’uguaglianza tra uomini e donne. Nelle elezioni del 1993, per la prima volta, un terzo partito entrò in Parlamento, la Lista libera, di ispirazione ecologista.

Le consultazioni politiche del 1997 furono seguite dalla rottura della pluridecennale alleanza tra i due principali partiti e dalla formazione di un gabinetto monocolore dell’Unione patriottica, introducendo nel paese una dinamica bipolare fino alle elezioni del 2005, che riportarono al governo i due partiti in coalizione. Tra il 1999 e il 2000 uno scandalo vide esponenti di spicco della classe dirigente accusati di illecite operazioni di riciclaggio. Varie misure furono adottate per far fronte alla crisi e limitare il segreto bancario, disincentivare le transazioni finanziarie illegali e recuperare così un prestigio internazionale compromesso. Altra questione riguardò le rivendicazioni di Hans-Adam II, salito al trono nel 1989, che chiedeva una revisione costituzionale per rafforzare i suoi poteri rispetto a quelli del Parlamento. La contrapposizione tra Corona e Parlamento si risolse in parte nel 2003, con la netta vittoria per via referendaria delle richieste di Hans-Adam II, che però nel 2004, pur rimanendo a capo dello Stato, ha nominato reggente il figlio Alois. La maggioranza dei seggi parlamentari appartiene, a seguito della vittoria elettorale del febbraio 2013, al Partito progressista dei cittadini (FBP), il cui esponente A. Hasler è stato nominato premier del Paese, ma i partiti di opposizione hanno guadagnato consensi nelle legislative del febbraio 2017: agli Indipendenti e alla Lista libera sono andati rispettivamente il 18,4% e il 12,6% dei voti, mentre il FBP ha ottenuto il 35,2% dei suffragi (-4,8% rispetto alle precedenti consultazioni) e gli alleati dell'Unione Patriottica il 33,7%. Alle consultazioni del febbraio 2021 l'Unione patriottica ha conquistato il 35,9% delle preferenze,contro il 35,8% andato al FBP; a seguito del risultato elettorale D. Hirsch è subentrato alla guida dell'esecutivo a Hasler.

Nel gennaio 2024, con il 65,2% dei voti, il P. ha respinto attraverso lo strumento referendario la legge votata dal parlamento sull'obbligo di realizzare impianti fotovoltaici nei nuovi edifici e nuove norme energetiche nel settore dell'edilizia; nel mese successivo è stato respinto anche il referendum indetto dal partito populista Democratici pro Liechtenstein, che proponeva l’elezione diretta del premier e dell'esecutivo.

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