LIRI

Enciclopedia Italiana (1934)

LIRI (A. T., 24-25-26)

Carmelo Colamonico

È il corso superiore e medio del fiume che nel suo ultimo tratto prende il nome di Garigliano (v.). Nasce dai M. Simbruini, alla falde del M. Camiciola, e ha termine, come Liri, alla confluenza col fiume Rapido. Il corso del Liri, con uno sviluppo di 120 km. (158 km. insieme col Garigliano), è caratterizzato da due bruschi cambiamenti di direzione, che si effettuano il primo presso Sora e il secondo alla confluenza col Sacco; ciò vale a distinguere il fiume in tre parti. Nella parte superiore, diretta verso SE., il Liri scorre in una valle pittoresca e angusta (Val Roveto); riceve, sotto Capistrello, il canale artificiale Torlonia, che è l'emissario della vasta conca in cui si raccoglievano prima del 1875 le acque del lago Fucino; e bagna Civitella Roveto e Balsorano. A Sora il fiume piega verso SSO. e allarga in più tratti la sua valle riceve alla sinistra il Fibreno, che gli porta le acque del Lago di Posta; forma le cascate di Isola del Liri, che dànno vita alle cartiere; e bagna Ceprano. Poco a valle di Ceprano, il Liri è ingrossato a destra dal suo principale affluente, il Sacco o Tolero, che segue la Val Latina; si volge nuovamente a SE.; riceve a sinistra il Melfa che scende dal M. Meta; e passa sotto Pontecorvo. Il bacino idrografico del Liri è di 4140 kmq. (4950 insieme con quello del Garigliano); la sua portata di magra ordinaria (prima della confluenza col Rapido) è di 15 mc. al secondo.

Bibl.: Ministero di A. I. e C., Carta idrografica d'Italia. N. 20. Liri-Garigliano, Paludi Pontine e Fucino, con atlante, Roma 1895.