Liverpool

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Città dell’Inghilterra occidentale (464.200 ab. nel 2008), nella contea metropolitana di Merseyside, situata sulla riva settentrionale del fiume Mersey, dove questo sfocia, con vasto estuario, nel Mare d’Irlanda. L. è al centro di una grande conurbazione, che comprende, lungo la Mersey, antichi centri rurali quali Bootle a N e Garston a SE; sulla riva opposta dell’estuario, collegata a L. da un tunnel stradale e ferroviario, i centri di Birkenhead, Wallasey e New Brighton; nella Baia di L., Hoylake e nell’interno Kirkby. Il porto allinea i suoi docks sui due lati della Mersey, per più di 60 km. Il movimento commerciale del porto rappresenta una delle maggiori attività della città, riguardando oltre 30 milioni di t di merci; il petrolio entra nella composizione dei traffici nella misura di oltre il 40%. Sullo stagno su cui si estende L. si è formato un sistema di pontoni (Landing Stage) lunghi più di 800 m e congiunti da ponti girevoli alla terraferma. La sezione meridionale dei pontoni forma l’invasatura per le navi-traghetto che legano L. con Birkenhead. Il cotone rimane uno dei principali prodotti d’importazione di L., insieme con grano, carni, zucchero e frutta. Le esportazioni sono costituite da prodotti chimici, ferro e acciaio. L’industria è sviluppata nei rami alimentare, della distillazione, dolciario, tessile, metalmeccanico, petrolchimico, cantieristico e del sapone. Tradizionale la lavorazione della ceramica, con le tipiche decorazioni impresse a smalto. Le manifatture di porcellana sono attive dal 1756; fra le più note fu la Herculaneum pottery company (1796-1841). Anche il turismo rappresenta una voce significativa nell’economia della città.

Nel 1207 Giovanni Senzaterra, divenuto poco praticabile il porto di Chester, scelse il luogo di L. come base per la sua impresa d’Irlanda, istituendovi un borgo cui furono concessi i diritti di borgo franco marittimo. Nel 1229 i mercanti di L. ottennero da Enrico III il privilegio di costruirvi la propria gilda. Considerata una dipendenza di Chester, L. acquistò piena autonomia solo verso la fine del 16° sec., sviluppandosi, dopo la restaurazione degli Stuart (1660), in conseguenza dei progressi industriali del Lancashire, del commercio con l’Africa Occidentale e con le colonie americane e del commercio degli schiavi neri fra i porti africani e quelli di destinazione delle Indie Occidentali. Alla fine del 18° sec. lo sviluppo dell’industria cotoniera nel Lancashire meridionale e il completamento delle opere di navigabilità della Mersey tra Manchester e L. fecero di questo porto uno dei maggiori empori di cotone grezzo e lo sbocco marittimo dell’area industriale della zona.

La città si affaccia sulla Baia di L., grande insenatura marina che si presenta bassa e intagliata in più punti da insenature strette e allungate: vi si gettano parecchi corsi d’acqua; sul litorale, oltre a L., sorgono numerose città.

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