ALOPA, Lorenzo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)

ALOPA, Lorenzo (Lorenzo Veneto; Lorenzo di Francesco Veneziano)

Anita Mondolfo

Veneziano di nascita, fu attivo a Firenze.

o Garzone allo stampare" nel 1478 nel monastero di S. lacopo di Ripoli, ve lo troviamo socio il 15 maggio 1483; forse poi tenne anche la gestione di questa tipografia che si chiuse nel 1484. Ivi cominciò a segnalarsi con la grande stampa delle Opere di Platone, che poi compié nel 1485. Dopo lungo intervallo dà, sotto la direzione di Giano Lascaris, le celebri, magnifiche edizioni principi di Euripide (prima del 18 giugno 1494), dell'Anthologia graeca epigrammaton (11 ag. 1494), di Callimaco, Luciano, Apollonio Rodio (Argonautica); e dà Erotemata del Crisolora, tutto nel 1496, o circa; e qualche altra opera, collocandosi tra i tipografi del '400 più benemeriti della stampa del greco; e continua a essere editore di M. Ficino di cui dà i Commentaria in Platonem (1496) e la traduzione e il commento della Mystica theologia di Dionigi Areopagita (1495). Partito il Lascaris per la Francia e mancatogli lo spirito animatore di queste dotte imprese e il sapiente revisore, si associa al valente A. Tubini e ad A. Ghirlandi e insieme danno opere italiane che sono tra i più bei libri illustrati del '400: Trionfi del Petrarca (16 dic. 1499), Giostra di Giuliano de' Medici del Poliziano (ca. 1500), Rappresentazione di S. Cecilia e operette savonaroliane. Nell'insieme si conoscono più di trenta edizioni sue; delle quali ha sottoscritto solo l'Anthologia,le opere ficiniane, i Trionfi e Canzoni e sonetti di G. Benivieni. Dopo quest'ultima stampa, che è del 7 sett. 1500, scompare dalla storia della tipografia, nè sappiamo se e quale attività abbia avuta negli anni dal 1486 al 1493. Forse fu suo fratello il tipografo Antonio di Francesco.

Molto notevoli sono i suoi tipi: 4 gotici, 3 romani, 2 greci, che adoperò in pagine di sapiente fattura. Con ardita innovazione stampò i testi greci in eleganti lettere capitali che il Lascaris aveva disegnato, ma non ebbe imitatori; invece col greco corsivo usato per il commento anticipò in parte il corsivo veneziano del Caliergi.

Bibl.: Oltre all'Index del Burger e all'Appendice del Reichling, vedi Catalogo del British Museum, VI, pp. XVI, 665-669, 693; e per nuove segnalazioni Gesamtkatalog der Wiegendrucke, I, n. 395; G. Martini, Catalogo d. Libreria di G. Martini (dispersa), Milano 1934, n. 387, e T. De Marinis, Appunti e ricerche bibliogr., Milano 1940, pp. 24 e 51; E. Legrand, Bibliogr. hellénique, Paris, I (1885), pp. 29-44; P. Bologna, La stamperia fiorentina del monastero di Ripoli, in Giorn. stor. d. letter. ital., XX (1892), pp. 349-78, e XXI (1893), pp. 49-69; E. Nesi, Il diario della stamperia di Ripoli, Firenze 1903, passim; R. Proctor, Printing of Greek in the XV cern., Oxford 1900, pp. 78,115 ss.; Editori e stampatori ital. del'400 Note bio-bibliograf., a cura di R. Bertieri, Milano 1929, pp. 1-2; G. Galli, in Studi e ricerche sulla storia della stampa nel '400, Milano 1942, pp. 159-184.

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