VASSALLO, Luigi Arnaldo

Enciclopedia Italiana (1937)

VASSALLO, Luigi Arnaldo

Guido Mazzoni

Giornalista e disegnatore, noto con lo pseudonimo Gandolin. Nacque il 30 ottobre 1852 a Genova, dove morì il 10 agosto 1906.

Si avviò e addestrò nel giornalismo militante, sotto Anton Giulio Barrili, nel genovese Caffaro; si fece buon nome di scrittore e disegnatore briosamente originale, nel romano Capitan Fracassa, sotto Giuseppe Turco; poi nel Don Chisciotte, ch'egli fondò a Roma nel 1887 e nei quaderni mensili Il Pupazzetto, graditissimi al pubblico per le caricature ingegnose, particolarmente di A. Depretis. Uomo di vivi sentimenti patriottici, e pugnace nel liberalismo acceso, volle aver le mani più libere, e a Genova fu direttore del Secolo XIX. La morte d'un figliolo lo turbò profondamente, e fece ch'egli si desse allo spiritismo, che sostenne anche studiandolo teoricamente e facendone propaganda ragionata. Al giornalismo s'era preparato con buoni studî letterari (a Genova nel 1877 pubblicò una piccola raccolta di versi), e scrisse romanzi e novelle (La Contessa Flamini, Drammi di corte, Guerra in tempo di bagni, ecc.) senza però conseguire i successi che invece non mai gli mancarono per gli articoli, e, sui palcoscenici, per merito di Ermete Novelli, con i monologhi arguti. Fu anche applauditissimo conferenziere. Proverbiali alcuni motti di Gandolin, tanto che per alcun tempo si usò perfino il vocabolo "gandolinata"; ma v'era dentro lui, sempre scherzoso nelle apparenze personali e letterarie, alcunché di serio, se non di pensoso.

Bibl.: F. E. Morando, L. A. V. (Gandolin) e i suoi amici, con disegni, Bologna 1928; L. Lodi, Giornalisti, Bari 1930, p. 33 segg.; L. Piccioni, Cuore e critica, Bergamo 1895, p. 78 segg.; S. Lopez, innanzi a Gli uomini che ho conosciuto, seguito alle Memorie d'uno smemorato del V. stesso, Milano 1911; id., in La Lettura, ottobre 1906; I. Pescetti, L'autografoteca Bastogi, in La Rivista di Livorno, maggio 1927 (per le relazioni del V. con il Carducci; v. anche lettere del Carducci al V. in La Grande Illustr. d'Italia, IV, luglio 1927).