BADIA, Luigi

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 5 (1963)

BADIA, Luigi

Liliana Pannella

Nato a Teramo il 16 febbr. 1819, studiò al conservatorio musicale di Napoli, ove entrò nel 1834 dopo aver superato altri sedici concorrenti in un concorso per un posto di flauto sotto il maestro N. Zingarelli. Quivi ebbe anche come suo insegnante Donizetti, ma fu successivamente costretto ad allontanarsi da Napoli per questioni avute con il maestro S. Mercadante, divenuto nel 1840 direttore di quel conservatorio. Passò a Roma nel 1841 e ritornò poi a Teramo, ove "sotto la direzione del valente giovane Signor Interamnite Luigi Badia" - come si apprende dal frontespizio di una stampa teramana (presso Giuseppe Marsili, s. a.) - venne interpretata "La Vestale" / Tragedia Lirica / in tre atti da eseguirsi a pianoforte / da scelta società di Signore e Signori in Teramo / nella casa de' Sig. Ciotti, / nella primavera del 1843. A Teramo pare anche che il B. abbia iniziato la sua attivitàdi operista, dando alle scene nel 1843 La gioia pastorale. Il 10 febbr. 1846 venne per la prima volta rappresentata la Gismonda di Mendrisio (libretto di J. Ferretti, musica del B.), una tragedia lirica in tre atti, opera erroneamente attribuita dal Bignami nella sua Cronologia ad un Giuseppe Badia.

La Gismonda riscosse il plauso di Rossini che, scrivendo da Milano nel 1847 all'intendente a Teramo, cav. Valia, così fra l'altro si esprimeva: "una mezza dozzina di pezzi che ogni maestro sarebbe fiero di aver composto, molta immaginativa, bel canto, brillante istrumentazione, tutto ciò domina nello spartito del glorioso esordiente".

Questa opera avrebbe dovuto essere rappresentata alla Scala di Milano nel 1847, ma il teatro venne chiuso e lo stesso B., noto per i suoi spiriti liberali, venne imprigionato per qualche giorno, avendo preso parte alle dimostrazioni che ebbero luogo a Milano in occasione dell'arrivo del nuovo arcivescovo B. C. Romilli, il 4 settembre di quell'anno. Il B. si arruolò successivamente nell'esercito napoletano: fece parte del battaglione del maggiore Rossarol e della compagnia di Enrico Poerio, combattendo tra l'altro a Curtatone. Una sua cantata, L'Italia nel 1848,fu eseguita per la prima volta a Rieti e un'altra, La Costituente Italiana,nell'aprile del 1849, al teatro La Pergola di Firenze.

Per interessamento del Rossini, che lo aveva seguito fin dagli inizi della sua attività di compositore, il B. ebbe l'incarico di comporre una nuova opera per il teatro La Pergola di Firenze. Fu questa IlConte di Leicester (libretto di G. Canovai), tragedia lirica in 4 atti: alla prima rappresentazione, il 20 novembre del 1851, fu presente il Rossini. L'esito fu brillante, mentre altre due opere del B., portate in seguito sulle scene, riscossero scarso successo. Il Flavio Rachis (libretto di G. B. Canovai) in un prologo e tre atti venne per la prima volta rappresentato al Teatro Grande di Trieste il 15 febbr. 1853 ed Il Cavaliere Nero,su testo di R. Puerio a Bologna, al Teatro Comunale, il 28 ott. 1854. Alla esecuzione di quest'opera prese parte la cantante Teresa Martinetti, che divenne moglie del B. in quello stesso anno. Con lei il B. andò a Parigi, Bruxelles, Londra, ove continuò a comporre soprattutto musica da camera per canto e pianoforte. A Londra vinse su cinquantaquattro concorrenti un concorso per una grande cantata, che venne eseguita al Crystal Palace il 23 maggio 1892 in un concerto dedicato interamente a musiche del Badia.

Nel 1893 il B. tornò in Italia e si fermò a Milano dove trascorse gli ultimi suoi anni accanto alle due figlie. Nel 1897 compose ancora e dedicò ai Mille della Patriottica, per il loro ballo annuale del 18 gennaio, Quattro Danze in una per Pianoforte.

Morì a Milano il 30 ott. 1899.

La musica teatrale del B., ormai del tutto caduta in oblio, appare d'importanza piuttosto limitata. Invece la sua musica da camera, che ebbe tra i contemporanei larga risonanza, e le semplici, spontanee melodie, che si attenevano strettamente alla tradizione canora italiana come a quella più consona alla sua natura di artista, rivelano ancora oggi una certa originalità.

Bibl.: B. Quartapelle, Real Società Economica della Provincia del primo Abruzzo Ulteriore, Rendiconto Accademico per l'anno 1851, Teramo s. d., p. 22; Il conte di Leicester,in Gazz. musicale di Milano,IX,30 nov. 1851, p. 222 (notizie da Firenze); Prospetto delle opere nuove italiane rappresentate in primavera, estate ed autunno del 1851, ibid. X,11 genn. 1852, p. 6; Prospetto delle opere nuove rappresentate nel corso dell'anno 1853, ibid.,XII(1854), p. 31, n. 12; Prospetto... nel corso dell'anno 1854, ibid.,XIII(1855), p. 92, n. 40; I. Bignami, Cronologia di tutti gli spettacoli rappresentati nel gran Teatro Comunale di Bologna...,Bologna 1880, pp. 124, 155, 156; Anonimo, Un nostro concittadino a Londra,in Corriere abruzzese,XIX,n. 50, Teramo, 24 giugno 1893, pp. 2 s.; G. Radiciotti, Teatro, Musica e Musicisti in Sinigaglia,Milano 1893, pp. 101 s.; Anonimo, L. B. Ottant'anni di vita artistica,in Corriere abruzzese, XXV,n. 15, Teramo, 22 febbr. 1899, p. 1; U. Morini, La R. Accad. degli Immobili ed il suo Teatro "La Pergola"(1649-1925), Pisa 1926, p. 213; A. Savorini, IlLiceo musicale "Gaetano Braga" a Teramo. Artisti nostri: L. B. e Gaetano Braga,in IlMessaggero,2 marzo 1932, Cronaca degli Abruzzi, p. 5; A. Scarselli, E. Moschino, L. B. (Onoranze a cura del Liceo Musicale G. Braga), Teramo 1934; U. Sesini, Catal. d. Bibl. del Liceo Musicale di Bologna,V: Libretti d'opera in musica,Bologna 1943, pp. 33 s.; U. Manferrari, Diz.univ. delle opere melodrammatiche,I,Firenze 1954, p. 78; Encicl. d. Spettacolo,II, col.1238.

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