Lo Cascio, Luigi

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Lo Cascio, Luigi. − Attore italiano (n. Palermo 1967). Ha iniziato la carriera di attore in teatro, dove ha esordito nel 1988 con una piccola parte in Aspettando Godot di S. Beckett, per la regia di F. Tiezzi. Nel 1992, diplomatosi all’Accademia nazionale d’arte drammatica, ha lavorato ancora in teatro con G. Patroni Griffi e C. Checchi. Il successo cinematografico gli è giunto subito, con il suo film d'esordio, diretto da M.T. Giordana, I cento passi  (2000) nel quale ha interpretato, con straordinaria sensibilità, il protagonista, Peppino Impastato, vittima della mafia. Dotato di rara capacità espressiva, in grado di entrare in piena sintonia con i personaggi, ha confermato le sue qualità nei ruoli successivi. Si ricordano in particolare: Luce dei miei occhi, che gli è valso il premio Pasinetti e la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia (2001); La meglio gioventù  (2003), nuovamente diretto da Giordana, ruolo per il quale ha vinto ex aequo con l'intero cast il Nastro d'argento (2004); Buongiorno notte (2003); La bestia nel cuore (2005); Miracolo a Sant'Anna e Sanguepazzo, entrambi del 2008. Tornato in teatro, ha vinto il premio Ubu 2006 come miglior attore protagonista ne Il silenzio dei comunisti, regia di L. Ronconi; nel 2009 ha diretto e interpretato La caccia, liberamente tratto dalle Baccanti di Euripide, mentre nel 2020 ha recitato nell'Aiace di G. Ritsos al Teatro Greco di Siracusa. Tra le sue interpretazioni cinematografiche più recenti occorre segnalare quelle nelle pellicole Gli amici del bar Margherita (2009), per la regia di P. Avati; Baarìa (2009), di G. Tornatore; Noi credevamo (2010) di M. Martone; Romanzo di una strage (2012), nuovamente diretto da Giordana; nel 2013, Salvo di F. Grassadonia e A. Piazza, Il capitale umano di P. Virzì e Marina di S. Coninx; I nostri ragazzi di I. De Matteo (2014); Il nome del figlio di F. Archibugi (2015); Smetto quando voglio: Masterclass di S. Sibilia (2017); Il mangiatore di pietre di N. Bellucci (2018); Il traditore di M. Bellocchio (2019), Nastro d'argento e David di Donatello come miglior attore non protagonista; Lacci di D. Luchetti (2020); Il signore delle formiche (2022) di G. Amelio; La stranezza (2022) di R. Andò. Nel 2012 ha esordito nella regia con la pellicola La città ideale, presentata fuori concorso alla 69a edizione della Mostra del cinema di Venezia, mentre è del 2018 il romanzo Ogni ricordo un fiore, sua prima prova letteraria.

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