PORRO-LAMBERTENGHI, Luigi

Enciclopedia Italiana (1935)

PORRO-LAMBERTENGHI, Luigi

Aldo Romano

Patriota, nato nel 1780 a Como, morto il 9 febbraio 1860 a Milano. Di nobile famiglia lombarda, nel 1801 fece le sue prime armi nella carriera politica come deputato di Como alla consulta di Lione. L'anno successivo fece parte del corpo legislativo della Repubblica italiana, e mantenne tale ufficio anche nel Regno d'Italia fino al 1807, quando l'assemblea ribelle fu disciolta. Dopo la caduta di Napoleone fu tra i più ardenti propugnatori dell'indipendenza italiana, e fece parte di quel gruppo di nobiluomini lombardi che sostenne con l'opera e col danaro l'incremento dell'industria. A lui si deve l'introduzione delle prime filande a vapore in Lombardia, lo sviluppo dell'illuminazione a gas, la fondazione di alcune scuole. Promosse la pubblicazione del Conciliatore e vi collaborò: soppresso il giornale, cospirò con federati e carbonari. All'arresto di Silvio Pellico, precettore dei suoi figliuoli, anche P. L. si credette coinvolto e si diede alla latitanza: implicato nel processo fu condannato a morte in contumacia il 20 aprile 1822. Visse a lungo in esilio, in grande fraternità d'animo e di vita con Santorre di Santarosa, Ugo Foscolo e altri patrioti. Soggiornò in Inghilterra fino a quando, nel 1825, volle prestare la sua opera per l'indipendenza greca. Colà il Maurocordato gli affidò delicate missioni che egli svolse per circa due anni. Nel 1827 si recò a Marsiglia, gravemente ammalato, e vi visse ritiratissimo. Fu compreso nell'amnistia del 1838, ma ritornò in patria nel 1840. Nel 1848 fu incaricato dal governo provvisorio di andare in Francia per missioni speciali, poi fece parte del comitato di pubblica sicurezza. Tornati gli Austriaci visse tranquillo, aspettando: e poté vedere, poco prima di morire, gli stranieri cacciati per sempre dalla sua terra. Fu, insieme con Federico Confalonieri, une delle figure più rappresentative del Risorgimento in Lombardia.

Fu suo figlio il conte Giulio (1811-1885) che si dedicò agli studî storici: gli si deve, fra l'altro, il Catalogo dei codici mss. della Trivulziana (Torino 1884).

Bibl.: A. Vannucci, I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848, Milano 1878, II, passim e spec. pp. 76-89; M. Lupo-Gentile, L'esilio del conte L. P. L., in Italia, di Carrara, marzo 1913; G. Giulini, Una voce dall'esilio (dal carteggio di L. P. L.), in La Lombardia nel Risorg. ital., dicembre 1921 e marzo 1922; Carteggio del c. F. Confalonieri, a cura di G. Gallavresi, Milano 1910-1913.