Lungo

Enciclopedia Dantesca (1970)

lungo (prep.)

Mario Medici

La preposizione, che è usata solo con valore locativo e che, tranne il caso di Pg XVIII 92 (lungo di sé), si unisce senz'altra preposizione direttamente al sostantivo o al pronome, esprime, con verbi di stato o di moto, posizione di fiancheggiamento, collocazione vicina, o movimento o direzione nel senso della lunghezza di alcunché.

Con verbi di moto, in Vn IX 4 uno fiume bello e corrente e chiarissimo, lo quale sen gia lungo questo cammino là ov'io era, e analogamente XIX 1 (molteplici nelle varie opere le relazioni stabilite con ‛ fiume ' e simili); in If XII 101 Or ci movemmo con la scorta fida / lungo la proda del bollor vermiglio, e XV 17; in Pg XX 5 e 'l duca mio si mosse per li / luoghi spediti pur lungo la roccia (Mattalia: " pur: rinforza lungo; lungo e ben rasente la roccia "); XXXII 84 vidi quella pia / ... che conducitrice / fu de' miei passi lungo 'l fiume pria.

Con verbi di stato, o senso tale, in If XV 7; in Pg III 131 Or le bagna [le ossa di Manfredi] la pioggia e move il vento / di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde (ma v. gli esempi più oltre riportati); XVIII 92 quale Ismeno già vide e Asopo / lungo di sé di notte furia e calca, e XXIV 64.

Più particolarmente, secondo il frequente uso antico, vale " a lato ", " accanto ", " presso ", in Vn XII 3 Avvenne quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la mia camera lungo me sedere uno giovane; XXIII 11 una donna giovane e gentile, la quale era lungo lo mio letto, e XXXIV 1; in Rime CXVI 63 Così m'hai concio, Amore ... / ne la valle del fiume / lungo il qual sempre sopra me se' forte, cioè presso le rive dell'Arno (Barbi-Pernicone: " allude ai suoi amori in Firenze... "; Contini: " Perché i grandi amori di Dante erano stati in Firenze "); in Cv III III 2 e 4; in If X 53 Allor surse a la vista scoperchiata / un'ombra, lungo questa, infino al mento; XXI 98 I' m'accostai con tutta la persona / lungo 'l mio duca (Scartazzini-Vandelli: " rasente "; Sapegno: " vicinissimo "); in Pg XXVII 83 quale il mandrïan che fori alberga, / lungo il pecuglio suo queto pernotta; in Pd XXXII 130 quei che vide tutti i tempi gravi / ... siede lungh'esso, e lungo l'altro posa / quel duca sotto cui visse di manna / la gente ingrata, cioè " a fianco ", a destra di Pietro siede s. Giovanni Evangelista, e " a fianco ", a sinistra di Adamo siede Mosè.

Bibl. - Rohlfs, Grammatica § 864.