Màcchia mediterrànea

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fig.

màcchia mediterrànea Boscaglia litoranea sempreverde della regione mediterranea (fig.). Occupa vaste zone nelle regioni costiere e ha una fisionomia uniforme, caratterizzata da specie arbustive o arboree (mirto, lentisco, leccio ecc.) e specie lianose (caprifogli, clematidi ecc.), benché le specie prevalenti siano diverse nei vari settori; è più o meno fitta e rigogliosa a seconda delle condizioni ambientali e si presenta particolarmente sviluppata nei settori a suolo profondo e fresco. La macchia è derivata dalla foresta sempreverde mediterranea (leccio, sughero, pino), di cui spesso costituisce il sottobosco, in seguito alla distruzione o al diradamento di questa a opera dell’uomo, ma in certi tratti è originaria. Si possono distinguere una macchia bassa, costituita da suffrutici e arbusti molto bassi (ca. 1 m; cisto, ginestra, ginepro, rosmarino ecc), una macchia alta, costituita in prevalenza da arbusti che possono raggiungere i 2-3 m (erica arborea, corbezzolo, lentisco, fillirea latifoglia, Smilax aspera, Clematis flammula), e una macchia foresta, con arbusti alberiformi (i medesimi della macchia alta, nonché oleandro, alloro, olivastro). All’aumentare della frequenza o dell’intensità del disturbo, la macchia può gradualmente trapassare nella gariga, oppure, al diradarsi degli eventi distruttivi, evolvere verso la foresta sempreverde. La fauna della macchia mediterranea è rappresentata da cinghiali, istrici, tassi, volpi, daini e da numerose specie di uccelli e di insetti.

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