Magnesio

Dizionario di Medicina (2010)

magnesio


Elemento chimico, appartenente al gruppo dei metalli alcalino-terrosi. È diffuso in natura allo stato di minerale (magnesite, dolomite, talco, serpentino, ecc.), nelle acque del mare come cloruro, nelle acque di alcune sorgenti salate, nei depositi salini, ecc.

Biochimica

Nell’uomo ca. il 60% del m. totale (20-28 gr) si trova nello scheletro, ca. il 27% nei muscoli, il 6-7% in altre cellule, l’1% nei liquidi extracellulari. Il m. è indispensabile nella dieta, e il suo fabbisogno giornaliero consigliato nell’adulto è di 350 mg/die. Fonti alimentari sono il nocciolame, i legumi, i cereali integrali e i vegetali verdi (il m. è un costituente della clorofilla). Esso viene assorbito nella parte prossimale dell’intestino tenue ed è escreto principalmente per via renale. Il m. è essenziale per lo sviluppo del sistema scheletrico, per il mantenimento del potenziale elettrico di membrana e quindi per la trasmissione degli impulsi nervosi. È inoltre necessario per l’attività di oltre 300 enzimi (in partic. per le fosfatasi, che intervengono nelle reazioni di fosforilazione che coinvolgono l’ATP), regola molti processi metabolici, come la sintesi delle proteine, dei grassi, degli acidi nucleici, e l’utilizzazione dell’energia derivante dal catabolismo di grassi e carboidrati. La carenza del m. provoca una tetania, simile a quella determinata dall’ipocalcemia, dovuta a un’alterazione della trasmissione neuromuscolare.

Farmacologia

Il carbonato, l’ossido, il silicato di m. sono tra l’altro impiegati per uso esterno, aspersorio. Assunti per bocca, i vari sali di m. non vengono assorbiti dal tubo digerente e determinano, con meccanismo osmotico, azione purgativa, lassativa o colagoga a seconda delle dosi. Il sale più energico è il solfato (sale amaro, sale inglese, ecc.), contenuto anche in varie acque purgative naturali. Dotati di azione più blanda sono il citrato, l’ossido (detto anche magnesia) e il carbonato, usati anche come antiacidi, adsorbenti e come antidoti in avvelenamenti da acidi forti, sali metallici caustici e da acido arsenioso.