Magonza

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(ted. Mainz) Città della Germania (198.118 ab. nel 2007), capitale del Land Renania-Palatinato, posta a 82 m s.l.m. sulla riva sinistra del Reno, di fronte alla confluenza con il Meno. Circondata da colline viticole, è un animato centro commerciale di prodotti enologici. Industrie: acciaierie, stabilimenti meccanici e chimici, calzaturifici, birrerie, oreficerie, stamperie. Grande porto fluviale, è anche uno dei maggiori nodi ferroviari della Renania.

Centro celtico, fu importante base militare romana. Nel 3° sec., al tempo dei ‘Trenta tiranni’, vi si svolsero le lotte secessioniste della Gallia; fortificata da Diocleziano, fu spesso residenza di imperatori (4° sec.). Devastata negli ultimi decenni dell’Impero romano d’Occidente, risorse nell’Alto Medioevo quale sede vescovile, eretta, nell’8° sec., in archidiocesi; per la vastità della sua circoscrizione e per la potenza economica, divenne presto il centro ecclesiastico principale della Germania e il suo titolare acquisì la dignità di arcicancelliere dell’Impero (1298). Città libera dell’Impero dal 1118, nel 13° sec. M. si pose a capo della lega delle città renane, ma cause politiche ed economiche ne determinarono la decadenza, resa evidente nel 1462 dal ritorno della città al regime feudale arcivescovile. Nel corso della guerra dei Trent’anni fu occupata da Svedesi (1631) e Francesi (1644); nel 1689 fu ripresa dalle forze imperiali. Di nuovo occupata dai Francesi (1792), M. proclamò la Repubblica Renana (1793) che, dopo eroica resistenza, cedette agli eserciti prussiani della 1ª coalizione. Nel 1797, il Trattato di Campoformio (➔ Campoformido) assegnò la fortezza ai Francesi. Incorporata direttamente da Napoleone alla Francia (1801), M. ebbe allora secolarizzata la diocesi. Nel 1815, in seguito al trattato di Vienna, fu attribuita al granducato di Assia-Darmstadt e dichiarata fortezza della Confederazione germanica; dopo il 1871 costituì la più importante base militare del Reich tedesco nella zona renana finché (1922) le sue opere difensive furono demolite. Sede del quartier generale delle truppe francesi (1919-30), nel 1945 fu occupata dagli Americani.

Del centro romano (in origine castrum militare) rimangono la base di un monumento (forse di Druso), una colonna votiva scolpita dedicata a Giove Ottimo Massimo, rovine di un teatro e di un acquedotto; resti di una porta, di un arco onorario (forse per Germanico), di un arco votivo (a Giove) tardoantico con sculture in bassissimo rilievo. Nel Landesmuseum sono numerose stele funerarie, soprattutto di militari, e alcune sculture.

La città attuale ha subito gravi distruzioni durante la Seconda guerra mondiale. Il duomo, nel cuore della città, è uno dei più insigni monumenti del romanico renano. Iniziato dopo l’incendio del 1081 su fondamenta merovinge e carolinge, fu continuato fino al 14° secolo. La collegiata di S. Stefano (14° sec., su un precedente edificio romanico) è la più antica chiesa gotica a navate di uguale altezza della Renania; ha un elegante chiostro. S. Pietro è di stile rococò, S. Ignazio prelude al neoclassico. Notevoli sono il castello dei principi palatini, rinascimentale, e l’antica residenza dei Cavalieri teutonici (1730-38), poi sede del governo regionale. Numerosi i palazzi dei sec. 15°-18°; la fontana del mercato (1525) è tra le più belle del Rinascimento tedesco.

La città è sede di università, fondata nel 1477 dall’arcivescovo Teodorico di Isenburg. Tra i maggiori musei: Römisch-Germanisches Zentralmuseum e Mittelrheinisches Landesmuseum (preistoria, archeologia e arte medievale). M. fu patria di Gutenberg e il Gutenbergmuseum, dedicato alla stampa e all’arte tipografica, conserva la Bibbia di Gutenberg detta delle 42 righe (1455).

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