Malaysia

Dizionario di Storia (2010)

Malaysia


Stato federale dell’Asia sudorientale. La nascita del sultanato di Malacca, nel 15° sec., viene tradizionalmente considerata quale punto di partenza della storia moderna della Malaysia. Perse la sua indipendenza nel 1511 con l’occupazione portoghese, a cui subentrò nel 1641 quella olandese. La colonizzazione inglese iniziò nel 1786; nel 1826 la Corona britannica costituì la Colonia degli stretti (Pinang, Malacca e Singapore). Nel 1896 gli Stati di Pangkor, Selangor, Negeri Sembilan e Pahang furono riuniti nella Federazione degli Stati malesi, sotto il protettorato britannico. Kedah, Perlis, Kelantan e Trengganu vennero sottoposti al protettorato inglese nel 1906; Johor nel 1914. Dopo l’occupazione giapponese (1942-45), il ritorno del controllo inglese si scontrò con un diffuso fermento anticolonialista e nel maggio 1946 fu fondata la United Malays national organization (UMNO), nata dall’opposizione malese alla Costituzione introdotta dagli inglesi e sulla base della quale, nel genn. 1946, era stata formata l’Unione Malese. Nel 1948 si ebbero una nuova Costituzione e la proclamazione della Federazione malese. Il Partito comunista, etnicamente caratterizzato dalla forte componente cinese, proclamò nel maggio 1948 un’ondata di scioperi nelle piantagioni di caucciù. Il governo rispose con la proclamazione dello stato di emergenza e con la messa fuori legge del Partito comunista. Dall’inasprimento dello scontro prese avvio la lotta armata comunista, che dominò la vita politica del Paese nel decennio successivo. Nel 1955 si tennero le prime elezioni politiche, vinte dall’Alliance party, anticomunista e nazionalista; T.A. Rahman divenne primo ministro. Il 31 ag. 1957 fu proclamata l’indipendenza all’interno del Commonwealth. Verso la metà degli anni Cinquanta il governo riuscì a sconfiggere la guerriglia comunista; lo stato di emergenza rimase in vigore fino al 1960. L’integrazione fra le diverse etnie fu il maggior problema del nuovo Stato; al predominio politico della comunità malese faceva infatti riscontro quello economico cinese e indiano. Nel 1963 Singapore entrò a far parte della federazione, allargata anche al Sabah e al Sarawak. Venne così costituita la Federazione di M., aspramente contrastata dalle Filippine e dall’Indonesia, che scatenò una guerra durata due anni. Nel 1965 Singapore fu espulsa dalla federazione, mentre il predominio politico della UMNO venne riconfermato nel 1959 e 1964. Nel 1971 A. Razak sostituì Rahman. L’Alliance party lasciò il posto a un Fronte nazionale. La morte di Razak nel 1976 portò alla guida del governo e del partito Dato Hussein bin Onn, che dovette affrontare la riorganizzata guerriglia comunista e le permanenti tensioni etniche. Gli anni Settanta del 20° sec. segnarono un cambiamento nelle relazioni internazionali del Paese, prima improntate all’alleanza con i Paesi occidentali e alla chiusura nei confronti delle potenze comuniste. Nel 1981 Dato Hussein venne sostituito da M. Mahathir. Oltre alle difficoltà della situazione economica il governo dovette affrontare dalla metà degli anni Ottanta l’emergere di tendenze separatiste, soprattutto nel Sabah e nel Sarawak. Nei primi anni Novanta, grazie anche alla ripresa registrata dall’economia, il Fronte nazionale rafforzò la propria posizione, mentre all’interno della UMNO si accentuò la lotta per la successione a Mahathir. Un peggioramento della situazione interna si registrò alla fine del 1997, in conseguenza della crisi finanziaria che travolse l’intero Sud-Est asiatico, tuttavia nelle elezioni legislative del 1999 Mahathir fu riconfermato. Nel 2001 si verificarono gravi scontri etnici tra malesi e indiani, cui il governo rispose con una serie di arresti. Nel 2003 Mahathir abbandonò il potere; nuovo capo del governo divenne Abdullah Ahmad Badawi, anch’egli appartenente all’UMNO. Badawi ha rafforzato la sua posizione nelle elezioni parlamentari del marzo 2004; invece, pur conservando la maggioranza in Parlamento, ha subito un netto arretramento in quelle del 2008. Nel 2009 si è ritirato, lasciando il suo posto a M. Najib bin Abdul Razak.

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