Morley, Malcom

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Pittore inglese (Londra 1931 - New York 2018). Dopo una giovinezza avventurosa e segnata da drammatiche vicissitudini, M. si dedicò alla pittura, studiando a Londra alla Camberwell school of arts and crafts (1952-53) e al Royal college of art (1954-57). Attratto dall'espressionismo astratto che aveva potuto conoscere nella mostra londinese Modern art in the United States (1956), nel 1958 decise di recarsi negli Stati Uniti, dove si stabilì entrando in contatto, in particolare, con B. Neumann. Dalla metà degli anni Sessanta fu tra i protagonisti dell'iperrealismo, con dipinti che presentano tra i soggetti prediletti immagini di navi, ma superò presto il crudo realismo trompe-l'oeil, anche con l'introduzione di oggetti reali, proponendo soluzioni di un inquietante espressionismo pittorico. Velieri, piroscafi, aerei, con complessi riferimenti culturali e storici, hanno continuato a popolare i mari e i cieli dei suoi dipinti e dei suoi acquerelli. M., che ha prodotto anche sculture, ha ottenuto nel 1984 il Premio Turner della Tate Gallery di Londra. Importanti esposizioni della sua opera sono state tenute a Parigi (1993, Musée national d'art moderne), a Londra (2001, Hayward Gallery), a Milano (2003, Galleria Cardi), a New York (2005 e 2006, Sperone Westwater Gallery) e a North Miami, Florida (2006, Museum of contemporary art).

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