MANICA

Enciclopedia Italiana (1934)

MANICA (fr. La Manche, sp. La Mancha, ted. der Kanal, ingl. the Channel; A. T., 45-46)

Udalrigo CECI
Wallace E. WHITEHOUSE

È il braccio di mare imbutiforme, detto anche Canale Inglese (English Channel), che si estende per circa 550 km., approssimativamente da 5° long. O. a i° 5′ long. E. L'apertura tra Land's End in Cornovaglia e la punta S. Matteo in Bretagna misura circa 170 km. e comunica direttamente verso O. con l'Oceano Atlantico. L'altra apertura che comunica col Mare del Nord è assai più stretta: la distanza tra South Foreland nel Kent, e il capo Gris Nez, sul Passo di Calais, misura un poco meno di 32 km. La sezione più stretta riceve in generale il nome di Passo di Calais (per gl'Inglesi: Stretto di Dover) e si considera che la Manica termini in un qualche punto non bene definito a O. di questo stretto. Tutto il canale ha poca profondità: il fondo presenta un pendio abbastanza regolare da 38 a 60 m. nel Passo di Calais, fino a 110 m. nella regione occidentale. A oriente del Cap de la Hague, nessun punto raggiunge la profondità di 92 m.; mentre a O., nella Hurd Deep, una fossa che si stende per una lunghezza di circa 112 km. a NO. delle isole Normanne, si ha una profondità massima di 172 m. Le isole Normanne, frammenti distaccati della Normandia, sono separate dalla terraferma per mezzo di canali profondi; caratteristica che hanno in comune con le isole Scilly a O. della Cornovaglia. I due canali di Solent e di Spithead che separano l'isola di Wight dalla costa del Hampshire, sono invece più stretti e meno profondi. Le caratteristiche geologiche si ripetono su ognuno dei due lati della Manica, con rocce archeane e cristalline ignee verso l'estremità O., sostituite all'opposta estremità orientale da depositi terziarî. Una parte della formazione è geologicamente recente, perché il mare separò la terra, formando l'angusto collo del Passo di Calais, soltanto nel tardo Pleistocene. Sono registrabili anche continui mutamenti minori delle coste: le scogliere cretacee di Dover regrediscono, mentre i banchi di ghiaia a Dungeness e il banco di Chesil avanzano nel mare. I venti prevalenti della Manica sono quelli occidentali e predominano nettamente su quelli orientali. Inoltre le depressioni, frequenti fra l'ottobre e il marzo, procedono verso E. e hanno notevole influsso sui moti connessi con la marea e sulle altre correnti. Il momento dell'alta marea ritarda progressivamente andando verso E. dalle isole Scilly fino a Portland, ma da questo punto fino allo stretto di Dover vi sono forti irregolarità dovute in parte alla configurazione delle coste e alla conformazione del fondo. Alle isole Scilly l'alta marea nei giorni di novilunio e di plenilunio ha luogo circa alle ore 4,20′, e raggiunge Dover alle 11,24′. In diversi luoghi lungo la costa del Hampshire si verificano maree doppie, fenomeno che non ha luogo sulla costa francese.

Lungo la parte meridionale della Manica le acque dell'Atlantico scorrono verso E. e la loro salinità decresce in modo apprezzabile: da 35,4 millesimi a 34 millesimi, durante il percorso. Vi è inoltre una parte d'acqua a salinità ancora più bassa nella regione settentrionale, tra il capo di Land's End e le isole Scilly. Procedendo verso E., si nota anche una lieve diminuzione nella media annua della temperatura di superficie delle acque da circa 12° a 11°,3; mentre esiste un rapido aumento della temperatura media annua da 5° nella regione occidentale a più di 10° in quella orientale. La salinità e la temperatura delle acque orientali meno profonde rimangono abbastanza costanti dalla superficie al fondo; ma verso l'imboccatura occidentale più profonda vi è una stratificazione considerevole, specialmente nelle estati calde. Quando predominano condizioni anticicloniche, specie durante l'inverno, le nebbie sono frequenti e ostacolano seriamente la navigazione. Sono stati fatti varî sforzi per ottenere aiuti dal governo britannico allo scopo di scavare una galleria sotto la Manica. Il progetto non presenta speciali difficoltà tecniche, ma il Comitato della difesa imperiale dell'Inghilterra si pronunziò (1924) contro il progetto e sebbene l'argomento sia stato ripreso nel 1929, l'opinione militare è rimasta contraria all'idea.

Battaglie navali. - Il 14 maggio 1652, navi da guerra olandesi, scortanti un convoglio mercantile, furono obbligate col cannone a salutare la bandiera britannica. Il 19 si ebbe uno scontro fra la squadra olandese di M. H. Tromp e l'inglese di R. Blake, con la perdita di 2 navi olandesi. Il 16 agosto nuovo combattimento tra la squadra olandese comandata da M. A. Ruyter e le forze navali di sir G. Ayscue, che è battuto. Il 28 settembre sconfitta della squadra olandese agli ordini del de Witt, a opera del Blake presso il banco di Goodwin. Il 30 novembre sconfitta dell'armata inglese nelle stesse acque del banco di Goodwin, a opera del Tromp, che, con una forte armata, su quattro squadre, era andato a sfidare il Blake alle Dune. Caddero preda del Tromp 4 vascelli, 3 colarono a picco sotto il tiro dei suoi cannoni, nessuna delle incendiarie entrò in azione. Il Blake, che aveva combattuto arditamente sul Triumph, poté riparare a stento nell'estuario del Tamigi.