Dazzi, Manlio

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Scrittore italiano (Parma 1891 - Padova 1968). Volontario nella guerra 1915-18 e decorato al valore. Poeta di un delicato, crepuscolareggiante intimismo (Prigioniere, 1926; In grigiorosa, 1931; In riva all'eternità, 1940; Stagioni, 1955; n. ed., postuma, 1969, a cura di C. Della Corte, comprendente una scelta di tutte le sue poesie); narratore versatile (Giorni di contumacia, 1935; Conte Labia, 1938; Chiara, 1939; Gelsomino, 1939; L'ingaggio, post., 1969), il suo nome si raccomanda specialmente alla sua attività di studioso della letteratura veneta (Leonardo Giustinian, poeta popolare d'amore, 1934; Disegno di una storia della letteratura veneziana, 1937; Il fiore della lirica veneziana, antologia, 3 voll., 1956; ecc.), nonché del Goldoni (Carlo Goldoni e la sua poetica sociale, 1957; ed edizioni critiche di parecchie sue commedie).

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