Manna

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Sostanza che secondo la Bibbia fu miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel deserto.

Il nome m. si riferisce propriamente al succo indurito di alcune varietà di Fraxinus, pianta delle Oleaceae coltivata in Sicilia, Calabria ecc. Si estrae per incisione trasversale della corteccia. Il succo, consolidandosi, si presenta come una massa bianca o giallastra di sapore dolciastro e leggermente acidulo, contenente 80-90% di mannite accanto a zuccheri riducenti, carboidrati idrolizzabili, sostanze minerali ecc. La m. possiede blande proprietà purgative, dovute soprattutto alla mannite. Questa, per lo scarso potere diffusivo, non è facilmente assorbita dalla mucosa intestinale e facilita processi osmotici che idratano il contenuto intestinale. Commercialmente si distinguono diverse qualità di m.: m. cannellata, costituita dal succo che durante la stagione calda si rapprende sui tronchi, sotto forma di piccole stalattiti; m. in pani, ottenuta per dissoluzione della m., successiva evaporazione della soluzione filtrata, colata poi negli stampi; m. in sorte, formata dal succo che specie nella stagione umida non si consolida facilmente e scola lungo il tronco inglobando alcune impurezze.

Oltre alla m. di frassino, anche altre secrezioni vegetali contenenti zuccheri sono dette manne. La m. del Sinai o della Bibbia o degli Ebrei è data dall’escrezione dei giovani rami, provocata dalle punture di un insetto su piante diverse (Anabasis articulata, Haloxylon schweinfurthii e alcune specie di Tamarix e di Artemisia); è usata come alimento dai beduini dell’Arabia e dei paesi vicini. La m. di Alhagi o di Persia è costituita da lacrime che si ottengono recidendo i rametti di Alhagi maurorum, dai quali sgorga un liquido contenente saccarosio e un principio purgativo; è usata nella medicina persiana. La m. di Briançon o di larice è un’escrezione spontanea dei rametti e delle foglie del larice, che contiene melecitosio; si raccoglie, in piccole quantità, nelle Alpi francesi e italiane; specialmente in passato si usava come lassativo. La m. del deserto è costituita dai talli di licheni (Lecanora esculenta e specie affini) che crescono sul terreno nelle steppe e nelle regioni subdesertiche dell’Africa settentrionale e Asia occidentale. Sono masserelle rotondeggianti, giallicce, mangerecce; sollevate dal vento possono essere trasportate a grande distanza, dando luogo al fenomeno detto pioggia di m. (alcuni ritengono che questa sia la m. ricordata nella Bibbia).

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