MARCABRUNO

Enciclopedia Italiana (1934)

MARCABRUNO

Salvatore Battaglia

. Trovatore provenzale, che svolse la sua attività fra gli anni 1130-1150. Originario della Guascogna, di oscuri natali, allevato in una casa di signori, il M. ebbe Cercamon a maestro di poesia, secondo la testimonianza della breve biografia provenzale, peraltro assai discutibile. Dal suo canzoniere risulta che visse alla corte di Guglielmo VIII di Poitiers, il figlio del grande trovatore; ma alla sua morte (1137), trovò protezione presso altri principi della Provenza e della Spagna specie presso il potente conte di Tolosa Alfonso Giordano e presso Alfonso VII di León e di Castiglia, al quale era legato dalla sua forte ispirazione religiosa, che fece del M. il banditore delle crociate contro gl'infedeli di Spagna: e rimase celebre per il suo maschio accento il cosiddetto canto del Lavador.

Iniziatosi alla corte di Poitiers, dove era ormai fiorente la tradizione lirica, il M. ne risenti le idealità cavalleresche e amorose sotto gli aspetti religliosi e moralistici, ma non già con coscienza ricostruttiva, bensì con atteggiamento negativo e pessimistico, che si traduceva nel disprezzo, nell'ironia, nel misoneismo. Ma poiché la sua morale si fonda sulla realtà passionale, finiscono col dominare anche nel suo canzoniere i grandi sentimenti aristocratici e trovadorici, tutti però idealizzati e allegorizzati come mitiche forze della società umana che dispensano la luce e le tenebre. Si delinea perciò una poesia a duplice piano: ora di tono intellettualistico, con note semplici e riposanti; ora di sensibilità realistica, senza falsi pudori, con un linguaggio crudo, plebeo e non di rado inintelligibile per la sua rarità lessicale e per il suo senso allusivo ed ermetico. Sono esperienze umane e formali che saranno riprese dalla poesia posteriore; ma la figura poetica del M., sebbene irregolare e troppo indulgente alla realtà empirica, rimarrà tra le più singolari del mondo trovadorico, per la violenta e tormentata vigoria del suo temperamento.

Ediz.: J.-M.-L. Dejanne, Les poésies complètes du troubadour M., Tolosa 1919 (nella Bibl. méridionale, XII); V. Crescini, Testo critico e illustraz. d'uno dei più solenni canti di M., in Atti R. Ist. ven., LIX (1900), poi nei suoi Romanica fragmenta, Torino 1932, pp. 392-408.

Bibl.: P. Meyer, M., in Romania, VI (1877), pp. 119-129; K. Lewent, Beiträge zum Verständnis der Lieder M., in Zeit. f. rom. Phil., XXXVII (1913), pp. 313-337 e 427-451; K. Vossler, Der Trobador M., in Sitzungsberichte dell'accademia di Monaco, 1913; P. Boissonnade, Les personnages et les événements de l'histoire dans l'oeuvre de M., in Romania, XLVIII (1922), pp. 207-242; C. Appel, Zu M., in Zeit. f. rom. Ph., XLIII (1924), pp. 403-469; E. Kastner, M. u. Cercamon, in The modern language review, XXVI (1931).