MARCELLO II papa

Enciclopedia Italiana (1934)

MARCELLO II papa

Mario Niccoli

Marcello, della nobile famiglia Cervini da Montepulciano (Siena), educato nelle discipline umanistiche, ebbe modo durante uno dei suoi viaggi a Roma, di conquistarsi la fiducia del card. Alessandro Farnese. Quando questi divenne papa col nome di Paolo III affidò al Cervini l'educazione del nipote Alessandro; divenuto questi cardinale segretario di stato, il Cervini fu, al fianco del giovane cardinal nipote, l'effettivo direttore degli affari ecclesiastici. Ordinato prete ed eletto vescovo di Nicastro cardinale del titolo di Santa Croce. Seguì Alessandro Farnese nella sua legazia presso Francesco I e Carlo V; nel 1543 fu inviato come legato a Carlo V; nel 1545, come legato al concilio di Trento, ne tenne l'effettiva presidenza. Dopo la morte di Paolo III, Carlo V impose l'esclusiva nominale alla sua elezione al papato. Anche durante il pontificato di Giulio III il Cervini - come presidente della commissione riformatrice - ebbe notevole seppure minore influenza in Curia. Fu nominato bibliotecario apostolico e con lui s'inizia un'era nuova nella storia della Biblioteca Vaticana. Alla morte di Giulio III (9 aprile 1555), il Cervini - che era passato dal vescovato di Nicastro a quello di Reggio (1540) e a quello di Gubbio (1544) - fu eletto papa, ma morì il 10 maggio dopo un mese di pontificato durante il quale aveva mostrato - anche con l'appoggio dato ai gesuiti - le sue tendenze chiaramente riformatrici. Per lui il Palestrina compose la famosa Messa.

Bibl.: L. v. Pastor, Storia dei papi, trad. it., VI, Roma 1922, pp. 303-340; G. B. Mannucci, Il conclave di papa M., Siena 1921.