LEVI BIANCHINI, Marco

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 64 (2005)

LEVI BIANCHINI, Marco

Alberto Zanobio

Nacque a Rovigo il 28 ag. 1875, primogenito del banchiere Michelangelo Levi, appartenente a una agiata famiglia ebraica veneziana, e di Enrichetta Bianchini. Il nucleo familiare si disgregò quando egli era adolescente, nel 1889, poiché il padre, in seguito a incauti investimenti finanziari, subì un tracollo economico che lo costrinse a riparare all'estero. Trasferitosi allora a Padova con la madre, che non si sarebbe mai più riconciliata con il marito, e i fratelli, completò in quella città i suoi studi conseguendo la laurea in medicina nel 1899. In quegli anni cominciò a soffrire di una forma anoressica-astenica che definì "neurosi reattiva vegetale" e dalla quale, a suo dire, sarebbe completamente guarito dopo il suo incontro con la psicoanalisi. Attratto dalle scienze neuropsichiatriche, subito dopo la laurea il L. frequentò la clinica psichiatrica di Firenze, ma le necessità economiche lo spinsero a cercare un'attività remunerata che gli garantisse la possibilità di mantenersi. Nel 1901 accettò allora, per uno stipendio di 6000 franchi belgi, la proposta di arruolamento come ufficiale medico al servizio del re Leopoldo II del Belgio e capo dello Stato indipendente del Congo, dal 1898 al 1910 dominio personale del sovrano. Il suo servizio come medico militare non ebbe, però, lunga durata, perché, contratta la malaria, ottenne il congedo anticipato.

In questo periodo pubblicò i suoi primi lavori riguardanti essenzialmente la patologia esotica e la neuropsichiatria, e in parte la psicologia: Ematuria tropicale fulminante, in Annali di medicina navale, VIII (1902), 1, pp. 599-611; Meningite cerebro-spinale nei neri dell'Africa centrale: osservazione di patologia esotica, in La Riforma medica, XIX (1903), pp. 1327-1329; Nel centro dell'Africa: perizia medico-legale in un caso di supposto avvelenamento, in Riv. mensile di psichiatria forense, VI (1903), pp. 281-285; Sull'età di comparsa e sull'influenza dell'ereditarietà nella patogenesi della demenza primitiva o precoce, in Riv. sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali, XXIX (1903), pp. 559-575; La psicologia della colonizzazione nell'Africa periequatoriale, in Riv. di psicologia applicata alla pedagogia e alla psicopatologia, II (1906), pp. 395-403.

Tornato in Italia, dopo aver esercitato per breve tempo come medico condotto a Cervia e ad Adria, prestò la sua opera dapprima presso la clinica medica dell'Università di Padova, poi nel manicomio di Ferrara. Avviatosi decisamente alla carriera ospedaliera psichiatrica, fu vicedirettore del manicomio provinciale di Catanzaro a Girifalco, poi assistente in quello di Nocera Inferiore. Conseguita nel 1913 presso l'Università di Napoli la libera docenza in clinica delle malattie nervose e mentali, fece un viaggio in Germania per studiarvi l'organizzazione e l'ordinamento dei principali istituti psichiatrici. Chiamato alle armi allo scoppio del conflitto mondiale, diresse l'ospedale da campo n. 246 con il grado di tenente colonnello.

Durante la permanenza a Girifalco pubblicò studi di carattere psicologico sulle genti calabresi (Superstizione, pregiudizi e terapia empirica nella razza calabrese, in Rivista d'Italia, VII [1904], 1, pp. 688-696; Amore e morte nella psicologia calabrese, ibid., 2, pp. 603-617; Stratificazione sociale della razza calabrese, in La Vita internazionale, VIII [1905], pp. 439-441; La mentalità della razza calabrese, in Riv. di psicologia applicata alla pedagogia e alla psicopatologia, II [1906], pp. 13-21), mentre altri temi di studio trasse dalla sua attività nei manicomi, dalla visita ai manicomi tedeschi (Elementi di assistenza e tecnica manicomiale, Padova 1913; Metodi e progressi della tecnica manicomiale in Germania, in Quaderni di psichiatria, I [1914], pp. 123-131) e dall'esperienza maturata in zona di guerra (Contributo allo studio delle tossicomanie su fondo psicoastenico (psicotossicomanie). (Perizia psichiatrica), in Il Manicomio. Archivio di psichiatria e scienze affini, XXXII-XXXIII [1917-18], pp. 53-74; Il coraggio in guerra e in pace, ibid., pp. 127-138; Il senso della morte e il senso dell'orrore durante la battaglia, in Quaderni di psichiatria, VI [1919], pp. 233-239; Diario di guerra di un psichiatra nella campagna contro l'Austria (1915-1918), monografia edita a Nocera Inferiore nel 1920 per la Biblioteca psichiatrica internazionale). In quel periodo i suoi lavori in campo psichiatrico lasciavano intravedere il nascente interesse per la psicoanalisi: L'isterismo dalle antiche alle moderne dottrine, Padova 1913; Psicoanalisi e isterismo, in Il Manicomio. Archivio di psichiatria e scienze affini, XXVIII (1913), pp. 49-82; Una teoria biologica dell'isterismo, ibid., pp. 83-138.

Terminata la guerra, il L. fece ritorno a Nocera Inferiore, dove assunse la direzione del manicomio. Trasferito a Teramo con l'incarico di direttore del locale manicomio nel gennaio 1924, nel 1931 tornò nuovamente a dirigere quello di Nocera Inferiore.

Si era intanto definitivamente plasmata la personalità clinico-scientifica del L.: originariamente psichiatra e neuropatologo (in molti lavori aveva palesato il suo interesse per la patologia del sistema nervoso, per es.: Sulla teoria della diaschisi (di V. Monakow). Contributo allo studio delle localizzazioni cerebrali, in Il Manicomio. Archivio di psichiatria e scienze affini, XXIV [1910], pp. 33-42; Paralisi progressiva e sifilide. Rivista sintetica, ibid., pp. 117-173; Sopra un nuovo riflesso della coscia osservato negli alienati colerosi, ibid., XXVII [1912], pp. 61-70 e, in francese, Sur un nouveau réflexe de la cuisse observé chez les aliénés cholériques, in Revue neurologique, XX [1912], 1, pp. 393-397; Sui rapporti tra tubercolosi del cranio in eredo-alcolista e alterazioni psichiche, Nocera Inferiore 1917). Il L. si era formato alla scuola psichiatrica italiana seguendone di necessità l'indirizzo positivista e organicista impresso da C. Lombroso. Tuttavia, già aperto allo studio della psicologia, quando verso la fine della prima decade del secolo cominciò a interessarsi alla psicoanalisi, aderì entusiasticamente alle dottrine di S. Freud, col quale intrattenne un rapporto epistolare, e promosse valide iniziative per favorirne la conoscenza e la diffusione in Italia, resa difficile da ostacoli filosofico-religiosi, scientifici e politici: fondò nel 1915 la Biblioteca psichiatrica internazionale, che dal 1921 denominò Biblioteca psicoanalitica italiana, e nel 1920 trasformò il periodico Il Manicomio in Archivio generale di neurologia e psichiatria, dall'anno successivo Archivio generale di neurologia, psichiatria e psicoanalisi, che sarebbe divenuto l'organo ufficiale della Società psicoanalitica italiana; nel 1925 dette vita a Teramo alla Società italiana di psicoanalisi, con il carattere generico di un'associazione di medici interessati alla psicoanalisi, della quale fu segretario fino al 1931. Il L. non fu (e non poteva essere, per la sua formazione) un analista puro, tuttavia, intuita la fondatezza e la profondità della concezione freudiana, recò validi contributi alla psicoanalisi, di cui divenne uno dei primi e più significativi esponenti italiani, pur nei limiti di una estremamente personale impostazione (tendenza all'introduzione di nuovi termini, originale approccio al paziente).

Fu autore di numerosi articoli, molti dei quali riguardarono argomenti psicoanalitici, tra i quali Negativismo mnesico e negativismo fasico - Contributo allo studio psicoanalitico della "conversione" nelle demenze endogene (primitive), in Archivio generale di neurologia e psichiatria, I (1920), pp. 169-194; La psicoanalisi nella fantasia creatrice ed il pensiero autistico nell'arte e nelle psicosi, in Arch. generale di neurologia, psichiatria e psicoanalisi, III (1922), pp. 19-39, 73-76; La dinamica dei psichismi secondo la psicoanalisi e lo stato attuale di questa scienza in Italia, ibid., pp. 40-58; Gli istinti nel sistema dei psichismi umani, ibid., IV-V (1923-24), pp. 109-124; La simbolistica sessuale nel sogno mistico e profano, ibid., VI (1925), pp. 1-25; La meccanica del sogno e l'ambivalenza del psichismo neurotico, ibid., pp. 173-205; Freud e la psicoanalisi, ibid., VII (1926), pp. 103-120; Alcune idee psicologiche e psicoanalitiche sui criteri dell'uomo, ibid., VIII (1927), pp. 133-151; Il narcisismo catatonico nella schizofrenia e la sua estrema espressione: la posizione embrionale (saggio di interpretazione psicoanalitica della catatonia schizofrenica), ibid., XI (1930), pp. 43-60; La morte neurotica e la morte psicotica (catatonica), ibid., XVII (1936), pp. 194-222. Del L. debbono ancora essere ricordate le traduzioni delle opere di Freud (Sulla psicoanalisi: cinque conferenze, Nocera Inferiore 1915; Il sogno, ibid. 1919; Tre contributi alla teoria sessuale, Napoli 1922), di O. Rank (Il mito della nascita degli eroi: saggio di una interpretazione psicologica del mito, ibid. 1921), di C. Frank (Afasia e mutismo, ibid. 1921) e di O. Pfister (Pedagogia e psicoanalisi, ibid. 1927).

Nel 1938, alla promulgazione delle leggi razziali, il L., che pure aveva aderito al regime fascista e aveva contribuito alla costituzione del fascio di Teramo, dovette lasciare la direzione del manicomio. In quegli anni il L. restò in Italia e al termine del conflitto poté riprendere, sia pure per breve tempo, il suo posto al manicomio di Nocera Inferiore. Lasciato l'incarico per raggiunti limiti di età, assunse la direzione del periodico Rivista di psicopatologia, neuropsichiatria e psicoanalisi e si adoperò per la ricostituzione della Società italiana di psicoanalisi della quale fu nominato, insieme a S. De Sanctis, presidente onorario. Pubblicò ancora, fino a età avanzata, numerosi lavori (come Le nevrosi epilettiche o epilessie psicogene e la costituzione mesencefalica o biofrenica, Salerno 1945; Igiene mentale e urbanismo nella civiltà attuale, ibid. 1946; Difesa della psicoanalisi di fronte alla neurosi cristiana antifreudiana, in Arch. di neuropsichiatria e psicoanalisi, II [1955], pp. 269-302; Commemorazione del centenario della nascita di S. Freud, ibid., III [1956], pp. 421-428; La fonte della vita ovvero Il bisogno di essere amati, ibid., V [1958], pp. 49-99) e nel 1956 fu chiamato a presiedere la commemorazione solenne del centenario della nascita di Freud all'Università di Milano. Aveva raccolto una biblioteca privata ricca di oltre 12.000 volumi dei quali circa un migliaio furono acquistati, col consenso degli eredi, dalla Società psicoanalitica italiana, che ne fece il primo nucleo della sua biblioteca romana.

Il L. morì a Nocera Inferiore il 21 ag. 1961.

Fonti e Bibl.: L'incertezza della collocazione del L. in ambito psicoanalitico spiega lo scarso interesse dimostrato dagli psicoanalisti italiani verso l'approfondimento della sua opera. Al necrologio di tono elegiaco ed elogiativo firmato da C.L. Musatti (in Rivista di psicoanalisi, VII [1961], pp. 1-5) fece seguito, infatti, un lungo periodo durante il quale negli scritti di argomento psicoanalitico usciti in Italia il L. fu ricordato pressoché soltanto per la sua attività pionieristica nella diffusione in Italia della specialità. Solo in tempi abbastanza recenti si è riscontrato un interesse verso il L.: in M. L.B., Biolibido - Antologia di scritti psicoanalitici (1920-1936), Chieti 1995, vi è probabilmente il primo esame approfondito degli scritti del L. oltre all'elenco completo di tutte le sue pubblicazioni (che complessivamente superano le 130) e dei riferimenti bibliografici aggiornati al 1994; una biografia completa con l'analisi della sua opera è in G. Ceccarelli, Alle origini della psicoanalisi in Italia: M. L.B., in La psicologia in Italia: una storia in corso, a cura di G. Soro, Milano 1999, pp. 205-249; all'opera del L., inoltre, sono stati recentemente dedicati due convegni: Atti del convegno nazionale M. L.B. e le origini della psicoanalisi in Italia… 1995, Teramo 2000; A partire da M. L.B. La psicoanalisi tra scienze umane e neuroscienze, Salerno… 2001, ancora inedito. La voce M. L.B. compare inoltre in Anthology of Italian psychiatric texts, Paris 2002, a cura di M. Maj - F. M. Ferro.

o-*

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

CATEGORIE
TAG

Stato indipendente del congo

Leopoldo ii del belgio

Università di napoli

Nocera inferiore

Medicina legale