WEDDELL, Mare di

Enciclopedia Italiana (1937)

WEDDELL, Mare di (A. T., 3 bis)

Emilio Malesani

Il Mare di Weddell fu scoperto nel 1823 dal marinaio inglese James Weddell, inviato da una casa di Edimburgo a fare una campagna di pesca con due piccole baleniere nei mari australi. Dopo aver toccato le Orcadi Australi, il W. superò il circolo polare antartico e avanzò verso il Polo Sud navigando attraverso un mare libero o quasi di ghiacci che egli chiamò Mare di Giorgio IV. Il punto più meridionale toccato dal Weddell fu il 74° 15′ S. sul 30° meridiano O., quando il cambiamento dei venti e la minaccia dei ghiacci costrinsero le due navi a riprendere la strada del N. Il W. emise l'ipotesi che il mare libero continuasse fino al Polo, ma il suo racconto e la sua stessa impresa furono posti in dubbio, dato che dopo di lui per lunghissimo tempo nessuno riuscì a penetrare nel mare da lui percorso. Soltanto nel 1912 W. Filchner, a bordo del Deutschland, raggiungeva 77°48′ di lat. S. e avvistava una terra alla quale diede il nome di Liutpoldland. Prima del Filchner, nel 1904, era penetrato nel Mare di Weddell l'inglese W. S. Bruce con la nave Scotia.

Il Mare di Weddell, come il Mare di Ross, costituisce un'ampia insenatura del Continente Antartico, la quale, in direzione opposta al Mare di Ross, si interna nel quadrante di Weddell tra il 10° e il 60° di long. O., formando una vasta depressione tra la Georgia Australe e la Terra Luitpoldo; le massime profondità raggiunte dallo scandaglio, oltre 5000 m. si trovano a E. delle Orcadi Australi; ma ancora a 74° S. il mare mostra profondità di oltre 3500 m. Solo al punto estremo raggiunto dal Deutschland la profondità si riduceva ad appena 600 m.

Le esplorazioni del Bruce e del Filchner hanno assodato che il limite orientale del Mare di Weddell è costituito dalla Terra di Coats dalla costa Caird (toccata E. Shackleton nel 1915) e dalla già ricordata Terra Luitpoldo. Il limite occidentale invece è sconosciuto, tranne in corrispondenza della Terra di Graham: del tutto ignota poi è la zona sud-occidentale, completamente ricoperta dalla banchisa polare che protende sul mare una grande barriera simile a quella del Mare di Ross. Anche il limite meridionale non fu raggiunto ed O. Nordenskjöld formulò l'ipotesi che il Mare di Weddell sia in comunicazione con quello di Ross, dividendo così completamente l'Antartide Orientale dalle Terre Occidentali.

La parte meridionale è coperta dalla piattaforma glaciale di Filchner detta anche Weddell Shelf-Ice, tavolato o zoccolo ghiacciato che presenta una fronte ininterrotta di 300 km. A nord di questa piattaforma le condizioni dei ghiacci sono poco favorevoli alla navigazione, cosicché il Mare di Weddell rappresenta un accesso assai meno comodo che il Mare di Ross. Il movimento dei ghiacci e la loro pressione furono fatali alla nave di Shakleton nel 1916. Le correnti superficiali corrono verso SO., dove si accumulano i ghiacci. Il clima è assai aspro e furono misurate anche temperature di -39°. La flora è scarsissima, mentre sono numerose le balene, gli uccelli marini e i pinguini.

Bibl.: W. Filchner, Zum sechsten Erdteil. Die 2. deutschwe Südpolarexpedition, Berlino 1922; W. S. Bruce, Polar Exploration, Londra 1911; The voyage of the "Scotia" by Three of the Staff, ivi 1906.

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