Confalone, Marina

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Attrice italiana (n. Napoli 1951). Ha iniziato a recitare in teatro con la compagnia di E. De Filippo, ha esordito sul grande schermo negli anni Settanta con L'infermiera (1975) di N. Rosati e Febbre da cavallo (1976) di Steno. Ha poi recitato in La città delle donne di F. Fellini (1980), Il marchese del Grillo di M. Monicelli (1981) e Così parlò Bellavista di L. De Crescenzo (1984), quest’ultimo Nastro d’argento e David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Durante la sua carriera è stata diretta da altri grandi registi come L. Wertmüller, C. Lizzani e N. Loy. Nota al pubblico per l’indole ironica dei personaggi interpretati, ha ricevuto altri tre David di Donatello come miglior attrice non protagonista per Arriva la bufera (1993), La seconda volta (1995) e Il vizio della speranza (2018, anche Nastro d'argento come miglior attrice non protagonista) e uno come migliore attrice protagonista per Incantesimo napoletano (2002). Tra gli altri film interpretati si ricordano: Il mistero di Bellavista (1985), Parenti serpenti (1992), Croce e delizia (1995), La parola amore esiste (1998), Panni sporchi (1999), Tre donne morali (2006), Amiche da morire (2013). C. ha recitato anche per il piccolo schermo in serie televisive quali: Il balordo (1978), Sogni e bisogni (1985), Aeroporto internazionale (1985), Dio vede e provvede (1996). Nonostante i suoi impegni cinematografici l’attrice ha sempre continuato a recitare anche in teatro.

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