CANAVARI, Mario

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

CANAVARI, Mario

Maria Piazza

Geologo e paleontologo, nato a Camerino il 27 novembre 1855, morto a Pisa il 20 novembre 1928. Laureato in matematica nel 1879, si occupò però sempre di geologia e paleontologia. Nel 1882 fu nominato paleontologo nel R. Ufficio geologico di Pisa, nella cui università divenne, nel 1889, professore di geologia.

La sua attività scientifica, dopo un trentennio d'indirizzo geopaleontologico, si orientò poi nei vent'anni successivi verso le applicazioni della geologia. In ogni ramo lasciò numerosi e notevoli lavori pubblicati in gran parte nella Palaeontographia italica, il periodico da lui fondato nel 1895 e diretto per un trentennio. Come petrografo studiò l'Appennino centrale, come paleontologo i fossili mesozoici, in special modo Ammoniti e Brachiopodi, e poi i Celenterati, dei quali stabilì la nuova famiglia delle Ellipsattinie. E con la descrizione di un pesce del genere Ptychodus risolse la questione dell'organizzazione di tale gruppo di pesci. In questioni di geologia applicata e specialmente di geoidrologia fu consulente esperto e ricercato e lasciò in questo campo il poderoso Manuale di geologia tecnica (Roma 1928). Contribuì inoltre alla compilazione della carta geologica d'Italia con il rilevamento delle regioni del Gran Sasso, dell'Appennino centrale e della Toscana.

Fra i migliori lavori: I brachiopodi degli strati a Terberatula Aspasia Mgh. nell'Appennino centrale (Roma 1880); Nuovi brachiopodi degli strati id. id. (Pisa 1881); Contribuzione III alla conoscenza dei brachiopodi degli strati id. id. (ivi 1886); Beiträge zur Fauna des Unteren Lias von Spezia (Cassel 1882); (in ital., Contrib. alla fauna del Lias inferiore di Spezia, Pisa 1884); Ellipsactinie di Monte Giano, del Gran Sasso, del Gargano e di Gebel Ersass in Tunisia (Pisa 1886); Idrozoi titoniani della regione mediterranea appartenenti alla famiglia delle Ellipsactinie (Firenze 1895); Descrizione di un notevole esemplare di Ptychodus Agassiz trovato nel calcare bianco della Creta Superiore dei Sette Comuni (Veneto) (Pisa 1916).

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