Draghi, Mario

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Economista e banchiere italiano (n. Roma 1947). Dopo gli studi di economia a Roma sotto la guida del prof. F. Caffè e poi presso il Massachusetts Institute of Technology, dal 1981 al 1991 è stato professore ordinario di Economia internazionale all'Università di Firenze. Negli stessi anni ha ricoperto incarichi dirigenziali presso la Banca Interamericana di Sviluppo, quindi presso la Banca Mondiale. Nel 1990 è stato assunto come consulente economico della Banca d'Italia. Dal 1991 al 2001 è stato direttore generale del ministero del Tesoro, guidando le principali cessioni pubbliche effettuate dallo Stato; nel 1998 ha firmato il d. lgs. 24 febbr. 1998, n. 58, noto come Legge Draghi, riguardante la normativa per l'offerta pubblica di acquisto e la scalata delle società quotate in borsa. Vicepresidente per l'Europa di Goldman Sachs (2002-05), governatore della Banca d'Italia dal dicembre 2005, nel giugno 2011 è stato nominato alla presidenza della Banca centrale europea, subentrando dal 1° novembre dello stesso anno al francese J.-C. Trichet e permanendo in carica fino al 31 ottobre del 2019, quando è stato sostituito da C. Lagarde. Il 3 febbraio 2021, dopo essere stata aperta la crisi del secondo governo Conte, dimissionario, in piena pandemia, il Presidente della Repubblica S. Mattarella ha affidato a D., che ha accettato con riserva, l'incarico di formare un nuovo governo, un governo di alto profilo per far fronte alle gravi emergenze presenti: sanitaria, sociale, economica, finanziaria. Il 12 febbraio l'economista ha sciolto positivamente la riserva, dopo due giri di consultazioni con i partiti politici e aver incontrato le parti sociali, e ha assunto l’incarico di  primo ministro il giorno successivo, dando vita a un governo composto da politici e tecnici, sostenuto dalla maggioranza dei partiti. Il 14 luglio 2022, in seguito alla decisione del Movimento 5 stelle, facente parte del governo, di non votare il decreto aiuti al quale era stata posta la fiducia, ha rassegnato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto al Presidente della Repubblica Mattarella, il quale non le ha accolte e ha invitato D. a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione. Il 21 luglio successivo ha reiterato le dimissioni, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto del giorno precedente presso il Senato, dove aveva chiesto di ricostruire un patto di fiducia con la maggioranza, e oltre al Movimento anche la Lega e Forza Italia non hanno votato la fiducia. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto, rimanendo in carica il governo per il disbrigo degli affari correnti, fino al 22 ottobre, giorno del giuramento del nuovo governo guidato da G. Meloni. La raccolta di scritti e discorsi edita nel 2022 sotto il titolo Dieci anni di sfide ne ha compiutamente ricostruito l'impegno e la fiducia nel risanamento socioeconomico del Paese, dall’assunzione dell’incarico di presidente della Banca centrale europea fino al mandato come presidente del Consiglio. Nel settembre 2023 all'economista è stata affidata dalla presidente della Commissione europea U. von der Leyen la redazione di un rapporto sul futuro della competitività europea.

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