PRAZ, Mario

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)

PRAZ, Mario

Francesca Bianca Crucitti Ullrich

(App. II, II, p. 603)

Anglista, saggista e scrittore italiano, morto a Roma il 23 marzo 1982. Tra le sue ultime collaborazioni si ricordano quelle alla Rivista di Letterature Moderne e Comparate e a Il Giornale Nuovo (dal 26 giugno 1974). Lo stato italiano ha perfezionato il 29 ottobre 1986 l'acquisto della collezione P.: essa è un aspetto del suo lascito intellettuale e culturale; ne ha cura attualmente la Fondazione Primoli presieduta da M. Colesanti.

P. ha portato nei suoi studi e nella sua scrittura − adottando di preferenza la forma del saggio (v. la voce, da lui redatta, in XXX, p. 434) − l'ampiezza e l'acutezza di visione che gli sono derivate dalle larghe conoscenze di letteratura comparata sul romanticismo e sul decadentismo di Huysmans e di D'Annunzio; è stato attratto da Montaigne, Diderot, Valéry, ecc.; ha valutato la tradizione letteraria delle Russie; ha persistito nello studio dei rapporti tra arti visive e letterarie, dell'influsso della letteratura e della cultura italiana nell'Europa, con inclusione dei rapporti tra Italia e Inghilterra e del filone degli Inglesi in Italia, quali V. Lee (V. Paget). Il traduttore e lo studioso della lingua richiedono non minore considerazione; si segnalano con le rispettive riedizioni notevolmente accresciute: Studi sul concettismo (1934); Studi e svaghi inglesi (1937); Il dramma elisabettiano. Webster-Ford (1946); La poesia di Pope e le sue origini (1948); Cronache letterarie anglosassoni (1951, in differenti volumi ed edizioni); La crisi dell'eroe nel romanzo vittoriano (1952); The flaming heart. Essays on Crashaw, Machiavelli and other studies of the relations between Italian and English literature from Chaucer to T. S. Eliot (1958); John Donne (1959); I volti del tempo (1964); G. D'Annunzio, Poesie, Teatro, Prose (a cura di M. P. e F. Gerra, 1966); Due maestri dei moderni: James Joyce, Thomas Stearns Eliot (1967); Panopticon romano (1967); Caleidoscopio shakespeariano (1969); Scene di conversazione - Conversation pieces (1979); Il patto col serpente. Paralipomeni di 'La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica' (1972); Il giardino dei sensi -Studi sul Manierismo e il Barocco (1975); Perseo e la Medusa. Dal Romanticismo all'Avanguardia (1979). Costituiscono ricerca d'importanza mondiale sugli emblemi gli Studies in seventeenth century imagery e A bibliography of emblem books (1947; 2 voll.); la ricerca su questo complesso e raffinato tema aveva preso l'avvio con la redazione della voce emblema per l'Enciclopedia Italiana (v. XIII, p. 861). La tematica della reminiscenza è presente in La casa della vita (1958) − precedentemente trattata in La casa della fama. Saggi di letteratura e d'arte (1952) − come anche in Lettrice notturna (1952): tra i contemporanei P. ha indicato i suoi contatti con il "nomade poliglotta" C. Placci, e inoltre con E. Cecchi, E. Montale, G. Macchia. Si vedano infine Voce dietro la scena. Un'antologia personale (1980) e, con specifica attenzione al viaggio, Il mondo che ho visto (i. Penisola pentagonale, 1955; ii. Viaggi in Occidente, 1955; in vol. unico, 1982). È in ristampa permanente con aggiornamento bibliografico il manuale di Letteratura inglese dal Medioevo all'Illuminismo (1967), e di Letteratura inglese dai Romantici al Novecento (1968).

Quanto alla visione e alla conoscenza specialistica delle arti e delle problematiche del collezionismo, si citano taluni testi praziani di riferimento: Bellezza e bizzarria (1960), importante anche per l'attenzione volta alle arti sorelle delle quali fa parte il mobilio, nonché alla tematica dei falsificatori dell'arte; La filosofia dell'arredamento. I mutamenti nel gusto della decorazione interna attraverso i secoli (nuova ed. ampliata, 1964); Mnemosyne. The parallel between literature and the visual arts (1970).

Bibl.: I saggi praziani di Panopticon romano secondo (Roma 1977) contengono in Appendice Bibliografia degli scritti riveduta e aggiornata al 1976, a cura di M. e V. Gabrieli. Postumi sono stati editi i seguenti carteggi: Lettere di M. Praz a Carlo Placci, a cura di F. Crucitti Ullrich, in Nuova Antologia, 2147 (luglio-settembre 1983), pp. 183-207; Lettere a Bruno Migliorini, a cura di L. Pacini-Migliorini, Firenze 1983; Carteggio Cecchi Praz, a cura di F. B. Crucitti Ullrich, pref. di G. Macchia, Milano 1985. Si veda inoltre: M. Di Maio, M. Colesanti, Un 'moderno' da biblioteca. Omaggio a Mario Praz, in Micromégas, n.s., 8 (1981; ma luglio 1982), 2-3; F. B. Crucitti Ullrich, Un punto d'unione fra Italia e Inghilterra: la figura del critico Mario Praz: il filo rosso della cultura, in L'altro Giornale, 4 luglio 1982; A. Cane, Mario Praz critico e scrittore, Bari 1983; English miscellany. A symposium of history, literary and the arts, a cura di V. Gabrieli, Roma 1984 (testi di N. D'Agostino, G. Macchia, E. Wilson, G. Melchiori, E. Chinol, A. Lombardo, M. D'Amico, A. Gonzales-Palacios, G. Corsini, H. Honour, R. Wellek): F. B. Crucitti Ullrich, La critique d'art du XVIII siècle dans l'esthétique de Mario Praz, in Diderot, les beaux-arts et la musique, Actes du Colloque International, Aix-en-Provence, 14, 15 e 16 dicembre 1984, a cura di H. Coulet, Aix-en-Provence 1986, pp. 123-31; Id., Praz e la Francia: saggi e documenti di storia della critica, Bari 1988; Le stanze della memoria. Vedute di ambienti, ritratti e scene di conversazione dalla collezione Praz. Dipinti e acquarelli 1776-1870, a cura di S. Susinno ed E. Di Majo con una scelta di argomenti di M. Praz, presentazione di F. Sisinni e A. Monferini, Milano-Roma 1988; Id., Appunti huysmansiani, in Joris-Karl Huysmans e l'Immaginario decadente, Atti del Seminario di studio di Malcesine, 2-4 maggio 1991, a cura di E. Mosele, Fasano di Brindisi 1992, pp. 217-30.

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