MATRONEO

Enciclopedia Italiana (1934)

MATRONEO

Francesco Fornari

. Era il luogo riservato alle matrone nelle antiche basiliche cristiane. Sino dalle prime riunioni liturgiche nelle catacombe, e poi in tutte le basiliche, specie in quelle erette dopo la pace costantiniana, la divisione dei sessi era rigorosamente mantenuta. In una basilichetta nel cimitero maggiore di Sant'Agnese si notano infatti due parti separate da una galleria cimiteriale, ambedue sotterranee e scavate nel tufo: a sinistra la parte riservata agli uomini con il presbiterio, la cattedra, l'altare, alcune nicchie per lumi e per vasi, e un arco trionfale sostenuto da due colonne pure scavate nel tufo: a destra la parte per le donne con analoga disposizione architettonica di arco e colonne. Anche un'iscrizione dell'antica basilica vaticana ricorda la sinistra pars virorum. Generalmente la separazione dei sessi avveniva lungo le navatelle, nelle chiese a più navate, ed era resa più rigorosa da tramezzi in legno o da veli che venivano appesi a chiodi fissati nelle colonne o nei pilastri. Oggi si vedono ancora i resti di tali chiodi con i loro fori in alcune antiche basiliche cristiane. Qualche volta venivano adibite come locus mulierum le gallerie superiori: ma era questa una disposizione architettonica attuata solo in casi particolari (p. es.: basiliche di S. Agnese, di S. Lorenzo fuori le mura a Roma), onde non è esatta l'opinione abbastanza diffusa che ritiene che solamente là dove esistevano le gallerie superiori vigesse la separazione dei sessi, mentre il matroneo si trovava in tutte le basiliche cristiane. In qualche caso il matroneo era costituito da una galleria posteriore all'abside: nella chiesa dei Ss. Cosma e Damiano a Roma si nota appunto questo ambiente dietro l'abside dove tre finestre permettevano di scorgere e di seguire le funzioni che si svolgevano nel presbiterio. Nella Basilica Apostolorum (ora di S. Sebastiano) in Roma erano le stesse navatelle laterali che giravano sino a ricongiungersi dietro l'abside formando in tal modo come due chiese inscritte l'una nell'altra e coassiali: l'abside era tutto traforato continuando la stessa disposizione architettonica dei tratti rettilinei cioè una serie di arcate fra pilastri rettangolari. Simile doveva essere la Basilica Liberiana ricostruita da Sisto III e prima dei cambiamenti di Pasquale I. Nelle rare basiliche a una sola navata, la divisione era fatta probabilmente nel senso della larghezza.

Secondo alcuni autori il nome di matroneo non si deve assegnare a tutta la parte destinata alle donne ma solo alla parte in testa alla navatella dei penultimi intercolunnî vicino all'arco trionfale e riservata alle donne più elette, come senatorio era la parte terminale della navatella destinata agli uomini.