MATTEO di Janov

Enciclopedia Italiana (1934)

MATTEO di Janov

Karel STLOUKAL

È il più noto fra i precursori di Hus; nacque a Janov in Boemia circa il 1353 e morì nel 1394. Studiò a Praga, dove subì l'influsso di Milíč, e poi nel 1373-81 a Parigi, dove tenne lezioni alla Sorbona. Tornato a Praga, fu predicatore nella chiesa di S. Nicola nella Malá Strana, ma, opponendosi alla venerazione delle immagini e delle reliquie, si trovò nel 1389 in conflitto con le autorità ecclesiastiche. L'importanza di M. consiste soprattutto nella sua opera letteraria, con la quale egli diventò, a prescindere dal Wicliff, l'iniziatore ideale del movimento riformatore in Boemia. Le sue Regulae Veteris et Novi Testamenti (in 5 libri), finite nel 1392, sono la più ampia e importante opera della letteratura boema riformatrice, alla quale hanno attinto le loro dottrine tutti i riformatori boemi, da Hus fino a Chelčicky.

Nelle Regulae (ed. a cura di V. Kybal e O. Odložilík, Innsbruck-Praga 1908-1927) M. volge la sua critica contro la decadenza morale della chiesa contemporanea e sostiene che i veri cristiani, distinti dal seme dell'Anticristo, debbano ritornare alla purità originaria. La vera chiesa per lui non è la gerarchia ecclesiastica, ma l'unità spirituale di tutti i fedeli nella loro fusione con Cristo. Riafferma la necessità della povertà evangelica dei preti e l'uguaglianza di essi con i laici nella comunione frequente. M., che rivela forti tendenze democratiche, protesta contro l'oppressione delle classi minori da parte di quelle più alte, s'infervora contro lo stato e predice che la riforma della chiesa verrà intrapresa dal popolo.

Bibl.: F. Palacký, Die Vorläufer des Hussitentums in Böhmen, Lipsia 1846; A. Neander, Ueber von Janow als Vorläufer der deutschen Reformation, Berlino 1849; Vl. Kybal, Matěj z Janova, jeho spisy a učeni (M. di J., i suoi scritti e la sua dottrina), Praga 1905; V. Novotný, Náboženské hnutí české ve 14. a 15. stol. (Il mov. relig. in Boemia, nel XIV e XV sec.), Praga 1915.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata