VISCONTI, Matteo II

Enciclopedia Italiana (1937)

VISCONTI, Matteo II

Luigi Simeoni

Figlio primogenito di Stefano (figlio di Matteo I) e di Valentina Doria, nacque verso il 1319; combatté a Parabiago (1339) e dopo la vittoria fu, con altri, fatto cavaliere sul campo dallo zio Luchino. Per sospetti di questo contro lui e i suoi fratelli dovette nel 1346 allontanarsi, ma, per intervento dei Gonzaga (aveva sposato Gigliola figlia di Filippino Gonzaga), ottenne di ritirarsi nel Monferrato. Ritornò alla morte di Luchino (1349) e successe con i fratelli Galeazzo II e Bernabò allo zio Giovanni nel 1354. Nella divisione dello stato ebbe assegnate Lodi, Piacenza, Parma, Bologna, Pontremoli, S. Donnino (Fidenza), Monza; Genova e Milano erano indivise. Il 18 aprile del 1355, Bologna gli fu ribellata da Giovanni di Oleggio, che vi era luogotenente dal tempo dell'arcivescovo, e si giovò del malcontento della città. Matteo non intervenne; contro il ribelle marciò senza risultato il fratello Bernabò; intanto alla fine del settembre del '55 Matteo moriva improvvisamente, di veleno datogli dai fratelli secondo la voce pubblica, o per le sue dissolutezze. Nel gennaio 1355, all'atto dell'incoronazione a re d'Italia in Milano dell'imperatore Carlo IV, era stato con i fratelli creato vicario imperiale. Lasciò solo due femmine, di cui la legittima, Caterina, fu sposata nel 1358 a Ugolino Gonzaga.