IMBRIANI, Matteo Renato

Enciclopedia Italiana (1933)

IMBRIANI, Matteo Renato

Giuseppe Paladino

Nato a Napoli il 28 novembre 1843 da Paolo Emilio e Carlotta Poerio, morto a San Martino Valle Caudina il 12 settembre 1901. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti dai genitori e compiuto gli studî classici in un collegio privato di Torino, dove il padre era esule, entrò nella scuola militare di Asti e poi nell'Accademia di Torino. Arruolatosi come volontario nell'esercito piemontese allo scoppio della guerra del 1859, alla quale non avrebbe potuto partecipare per l'età troppo giovanile, guadagnò le spalline di ufficiale. Ma l'anno dopo abbandonò l'esercito regolare per arruolarsi con Garibaldi. Sbarcò in Sicilia con la spedizione Cosenz e partecipò a tutta la campagna, segnalandosi a Castelmorrone, dove fu ferito e fatto prigioniero. Rientrato più tardi nell'esercito regolare (granatieri), partecipò alla guerra del 1866, ma, poiché con essa l'Italia non raggiunse i confini naturali, l'I. fece adesione al partito repubblicano, propugnando la liberazione delle terre rimaste all'Austria. Fu anima dell'Irredenta e della Lega Latina; scrisse nell'Italia degli Italiani, nel Pro-Patria e nella Capitale; parlò in comizî e adunanze private, portando dappertutto il fuoco del suo temperamento e la saldezza delle proprie convinzioni irredentistiche, divenute la ragione stessa della sua vita. Eletto deputato al Parlamento per il II collegio di Bari nel 1889, rimase ininterrottamente alla Camera sino alla XXI legislatura come rappresentante del collegio di Trani-Corato e proseguì senza posa l'apostolato per l'irredentismo e per gl'interessi delle provincie meridionali e della regione pugliese in particolare.

Bibl.: G. Protomastro, M. R. I. Poerio, Trani 1904.

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