MAUSOLO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)

MAUSOLO (Μαύσσωλλος, Μαύσωλος, Mausolus)

L. Fabbrini

Figlio di Ecatomno, satrapo della Caria, regnò tra il 357-6 e il 353-2 sulla regione e su parti della Lidia e della Licia, ivi comprese alcune città ioniche. Dopo aver partecipato alla rivolta dei satrapi nel 362, tornò al Gran Re e tenne poi costantemente una politica di ossequio alla Persia. L'appoggio dato agli alleati degli Ateniesi nella guerra sociale del 357-55 gli valse la signoria sulle isole di fronte alla Caria e su Rodi. Sposò la propria sorella Artemisia, la quale gli sopravvisse di due anni e perseverò nello stesso indirizzo politico.

M. ebbe mente aperta verso la cultura occidentale e può considerarsi un principe filelleno, anche se le tortuosità della sua linea politica attestano una spiccata natura orientale. Ricostruì Alicarnasso ampliandola grandemente e ne fece il centro della satrapia. Batté moneta in stile rodio. Ma il suo nome divenne celebre per la tomba monumentale (v. mausoleo) dedicatagli dalla moglie e opera di architetti e artisti ellenici. Secondo la testimonianza di Plinio (Nat. hist., xxxvi, 5 [4], 31) sul fastigio del monumento era collocata una quadriga marmorea opera di "Pythis". La vecchia allettante identificazione di M. e Artemisia in quadrigiis nelle due statue del British Museum nn. 1000-1, dal Mausoleo, oggi è stata messa in dubbio per ragioni tecniche e stilistiche. L'unico dato indiscutibile è circa la natura orientale di questi personaggi. Le vesti ampie e drappeggiate non sono greche. Nel volto del supposto M., giunto a noi miracolosamente intatto, l'artista greco ha idealizzato le caratteristiche somatiche di un'altra razza: nei lineamenti pesanti, nel volto molle, nello sguardo fuggente, nelle chiome gonfie e lunghe acconciate senza cura. L'opinione più attendibile è che le due statue appartenessero, insieme a resti di altre, ad un ciclo di offerenti.

Bibl.: F. Krischen, Die Statue des Maussollos, in Jahrbuch, XL, 1925, pp. 22-28; E. Pfuhl, in Jahrbuch, XLIII, 1928, p. 42 ss.; J. de Morgan, Manuel de Numismatique orientale, I, 1923-36, p. 64; U. Kahrstedt, in Pauly-Wissowa, XIV, 1930, cc. 2414-2416, s. v. Maussolos; F. von Lorenz, "Maussollos" u. die Quadriga etc., Neuruppin 1931; K. A. Neugebauer, Pytheos oder Bryaxis?, in Jahrbuch, LVIII, 1943, pp. 39-87; E. Buschor, Maussollos u. Alexander, Monaco 1950, pp. 10 s., 21 s.; 29 ss.; 47 e 52 ss.; Ch. Picard, Manuel, IV, i, 1954, p. 77 ss.; K. Jeppesen, Paradeigmata, pp. 46; 48 ss.; 54.

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