Rósso, Medardo

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Scultore (Torino 1858 - Milano 1928). A Milano, dove fu in contatto con l'ambiente della scapigliatura, frequentò l'accademia di Brera mostrando fin dai primi saggi la sua adesione al pittoricismo romantico di T. Cremona, D. Ranzoni e G. D. Grandi. Fu poi a Parigi (1889-1914) dove strinse rapporti in particolare con É. Zola e A. Rodin. La sua ricerca, volta a esprimere in scultura una visione coloristica e luminosa d'impronta impressionista, rinunciò a ogni monumentalità o effetto statuario per una scelta di temi quotidiani, inizialmente caratterizzati dal costante riferimento al dato naturale di matrice positivista (El locch, 1881-82; La portinaia, 1883: di queste opere, come delle successive creazioni di R., esistono versioni nelle coll. pubbliche d'arte moderna di Roma, Firenze, Milano, Torino, New York, ecc.). Tendendo a soluzioni di grande sintesi plastica, R. sperimentò materiali (in partic. la cera) e tecniche quanto più sensibili agli effetti di luce e prossimi a quelli della pittura (Bookmaker, 1894; Conversazione in giardino, 1896, Barzio, Museo Medardo Rosso) che giungeranno al loro esito estremo in Madame X (1896 circa, Venezia, Galleria d'arte moderna).

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