Medi

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

Medi

Sergio Parmentola

Antichissima popolazione dell’Iran nordoccidentale

Dopo due secoli di sottomissione agli Assiri, i Medi, che abitavano nell’Iran nordoccidentale, ottennero l’indipendenza con Ciassare nel 7° secolo a.C. Realizzarono un grande ma effimero impero, che aprì la strada a quello persiano. I sovrani persiani utilizzarono la classe dirigente dei Medi e mantennero molti dei loro costumi

Le lotte per l’indipendenza dagli Assiri

I Medi, popolazione di ceppo indoeuropeo e stirpe persiana, si stanziarono nell’Iran nord;occidentale presso la zona dei monti Zagros – a sud del mar Caspio –, che da essi prese il nome di Media. Probabilmente popolavano la regione già nel 2° millennio a.C., ma la prima notizia documentata che ne abbiamo risale all’836 a.C., quando furono sottomessi dal re assiro Salmanassar III. Rimasero sottomessi agli Assiri per oltre 200 anni, nonostante un tentativo di ribellione represso da Sargon II nel 715.

Lo storico greco Erodoto racconta che i Medi, prima divisi, si unirono nel 7° secolo a.C. sotto la guida di Deioce, fondatore della capitale Ecbatana (oggi Hamadan). I successori di Deioce avviarono la lotta per l’indipendenza dagli Assiri: suo figlio Fraorte riuscì a strappare ai dominatori alcuni territori (635 a.C.), prima di essere ucciso dagli Sciti. La piena indipendenza fu ottenuta da Ciassare, che respinse le invasioni scite e attaccò l’Impero assiro. Dopo aver conquistato la città di Assur (614 a.C.), prese e distrusse la capitale Ninive nel 612 a.C. La conquista di Ninive fu realizzata in collaborazione con i Caldei (o Neobabilonesi). L’imperatore assiro Assur-Uballit II fuggì a Carre, ma nel 609 anch’essa fu conquistata.

L’impero assiro fu distrutto e il suo territorio fu spartito tra i vincitori: ai Medi toccò la parte settentrionale, con regioni della Mesopotamia, della Persia, dell’Assiria, dell’Armenia e della Cappadocia. L’alleanza con i Babilonesi fu suggellata dal matrimonio tra la figlia di Ciassare e Nabucodonosor, nuovo re di Babilonia.

Nasce il grande impero persiano

Ciassare continuò l’espansione dell’impero a ovest, verso l’Anatolia, attaccando il re di Lidia, Aliatte. La guerra si concluse nel 585 con un accordo che fissò nel fiume Halys il confine occidentale del territorio dei Medi. L’impero, con capitale Ecbatana, raggiunse una vastissima estensione ma, assai fragile, crollò in pochi decenni.

Dopo la morte di Ciassare (584 a.C.), infatti, contrasti interni indebolirono il nuovo re Astiage (584-550 a.C.). Ad approfittarne fu il regno di Anzan, inizialmente tributario dei Medi. Quando il re di Anzan Ciro il Grande si ribellò ad Astiage, a sua volta l’esercito medo si ribellò al proprio sovrano e lo consegnò a Ciro. Era il 550 e nasceva così il grande Impero persiano degli Achemenidi, che assorbì quello dei Medi.

La classe dirigente dei Medi non fu eliminata, ma utilizzata nelle cariche civili e militari del nuovo impero. Il palazzo reale di Ecbatana divenne residenza estiva degli imperatori persiani. I magi, casta sacerdotale dei Medi, esercitarono grande influenza sulla religione e sulla società persiana, e la città di Rhagae, sacra per i Medi, rimase tale anche per i Persiani. I costumi dei Medi influenzarono molto l’Impero persiano, che li adottò anche nel cerimoniale di corte.

L’organizzazione della società

I Medi cercarono di ribellarsi ai Persiani e di ricostituire il proprio regno sotto Fraorte, ma il nuovo imperatore Dario riuscì a reprimere l’insurrezione. Da allora i Medi non ebbero più autonomia e passarono sotto diversi dominatori: Persiani, Macedoni (la regione fu conquistata da Alessandro Magno e fece parte del regno dei Seleucidi), Parti, Romani, Sasanidi, Arabi.

La società meda si divideva in tribù. Erodoto ne elencò sei, tra cui i Paretaceni (abitatori degli omonimi altopiani montuosi, dove oggi si trova Ispahàn) e i Magi. Tra le tribù erano frequenti i contrasti, che furono causa della debolezza e del rapido crollo del regno. La famiglia era patriarcale e poligamica. L’economia, inizialmente pastorale, sviluppò in seguito l’agricoltura, l’artigianato e i commerci e consentì l’affermazione di una civiltà cittadina. Si sa pochissimo della loro lingua, comunque di ceppo indoiranico, simile al persiano antico, e non sappiamo se possedessero la scrittura a caratteri cuneiformi prima dell’incorporazione nell’Impero persiano.

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