MELANISMO

Enciclopedia Italiana (1934)

MELANISMO (dal gr. μέλας "nero")

Alessandro Ghigi

Abbondanza eccezionale di pigmentazione scura che rende più bruno, fino a diventar nero, il colore di parecchi animali e specialmente quello delle penne di molti uccelli e il pelo di parecchie specie di mammiferi. Il melanismo è dovuto qualche volta all'azione di agenti esterni, quali la temperatura e lo stato igrometrico; talvolta è una vera e propria mutazione ereditaria e iterativa, tale cioè che riappare in maniera analoga in molte specie di animali.

Alcune farfalle, caratterizzate da dimorfismo di stagione, come la Vanessa levana, presentano melanica la forma estivo-autunnale in confronto a quella primaverile o la forma della stagione delle piogge in confronto a quella della stagione secca. Fatti analoghi sono stati conseguiti con l'esperimento, sottoponendo varie specie di uccelli all'azione d'una atmosfera satura d'umidità e ad elevata temperatura. Tra gli animali selvatici, il cui melanismo è integrale e va riferito a una mutazione, il primo posto spetta alla pantera nera di Giava, la quale costituisce in quell'isola una vera e propria razza locale. La volpe argentata, oggetto di intenso allevamento, deriva da esemplari melanici catturati allo stato selvatico, i quali hanno trasmesso i loro caratteri alla discendenza. Tutti i mammiferi e uccelli domestici hanno razze nere o più scure del progenitore selvatico, cioè melaniche.

Tra gli uccelli selvatici, non sono rarissime lodole melaniche e quaglie; queste ultime note col nome di Synoecus lodoisiae. Sotto l'osservazione diretta degli allevatori, sono sorte: una razza melanica di pavone, il Pavo nigripennis, una di fagiano dorato, il Chrysolophus pictus obscurus, e una di fagiano comune, il Phasianus colchicus terebrosus. Il melanismo si contrappone all'albinismo (v.).

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