Rodoreda, Mercè

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Scrittrice catalana (Barcellona 1909 - Girona 1983). Dopo aver pubblicato alcuni romanzi (Sóc una dona honrada?, 1932; Aloma, 1938, trad. it. 1987), prese nel 1939 la via dell'esilio, tornando a pubblicare solo nel 1958 con Vint-i-dos contes (trad. it. Colpo di luna, 1993). Pubblicò poi romanzi imperniati su figure di donne oppresse dalle circostanze sociali e familiari, nei quali seppe ritrarre con finezza la desolazione della Spagna franchista: La plaça del Diamant (1962; trad. it. 1990); El carrer de les Camèlies (1969; trad. it. 1991); Jardí vora al mar (scritto durante l'esilio ma pubbl. nel 1967; trad. it. 1990); Mirall trencat (1974; trad. it. 1992); Quanta, quanta guerra... (1980; trad. it. 1994). La sua ricca produzione di racconti è riunita in Tots els contes (1979), cui sono seguite le brevi prose di Viatges i flors (1980; trad. it. 1995); postumo (1986) è uscito il romanzo La mort i la primavera.

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