Miller ‹mìlë›, Merton. - Economista (Boston, Massachusetts, 1923 - Chicago 2000), prof. di scienza delle finanze all'univ. di Chicago (1961-93); direttore (1990-2000) del Chicago Mercantile Exchange. Premio Nobel per l'economia nel 1990 con W. Sharpe e H. Markowitz. Fu l'autore del teorema Modigliani-Miller che spiega come il valore di mercato e il costo del capitale non sono determinati dalla struttura del capitale dell'impresa ma dall'abilità degli organi di gestione e dalla capacità della società di generare denaro liquido. Tra le sue opere: The theory of finance (in collab. con E. Fama, 1972), Macroeconomics: a neoclassical introduction (in collab. con C. Upton, 1974).
Economista statunitense (Boston 1923 - Chicago 2000). Fu lettore alla London School of Economics (1952-53), docente (1953-61) alla Scuola di amministrazione industriale del Carnegie Institute of Technology di Boston, professore di finanza nell’Università di Chicago (1961-93). Presidente, nel 1976, dell’American ...
Economista statunitense, nato a Boston il 16 maggio 1923. Si è laureato nel 1944 presso l'Harvard University e, nel 1952, ha conseguito il Ph.D. presso la Johns Hopkins University di Baltimora. Ha svolto l'intera carriera accademica presso la Graduate School of Business dell'università di Chicago dove, ...
milleriano agg. – Del mineralogista ingl. William H. Miller (1801-1880); in partic., indici milleriano, le notazioni introdotte da Miller e attualmente usate per indicare le facce, gli spigoli, le forme semplici presenti in un cristallo.
millerite s. f. [dal nome del mineralogista ingl. William H. Miller (1801-1880)]. – Minerale trigonale, solfuro di nichel, che si presenta in cristalli lunghi e sottili come aghi, di lucentezza metallica e color giallo-bronzo, e si rinviene anche in Italia...