Meteorite

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

meteorite

Fabio Romanelli

Meteoroide che, provenendo dallo spazio esterno, attraversa l’atmosfera e sopravvive all’impatto con la superficie della Terra (o di un altro corpo planetario). I meteoroidi sono frammenti di varie dimensioni, solitamente prodotti dagli scontri fra asteroidi, da impatti di asteroidi con altri corpi celesti o dal dissolvimento dei nuclei di comete, che percorrono lo spazio interplanetario orbitando attorno al Sole. Quando la loro orbita interseca quella della Terra, entrano nell’atmosfera a una grande velocità (ca. 70 m/s) e l’attrito con le molecole atmosferiche li fa surriscaldare, causando un processo di vaporizzazione e una serie di reazioni chimico-fisiche che producono una scia luminosa, detta meteora (o più comunemente stella cadente). Il processo di frantumazione può essere totale, e in tal caso produce solo polveri meteoriche che ricadono lentamente verso il suolo, talvolta accompagnato da forti emissioni sonore; altrimenti, i frammenti prodotti sono sufficientemente grossi e raggiungono la superficie terrestre (meteoriti). Un meteoroide di massa notevole può mantenere una percentuale significativa della sua velocità cosmica e creare sulla superficie terrestre un cratere da impatto; tali crateri possono avere un diametro sino a centinaia di chilometri, e sono spesso causati da meteoroidi ferrosi, che sopravvivono quasi intatti all’attraversamento dell’atmosfera. Se l’impatto avviene in corrispondenza di una superficie oceanica, esso può generare tsunami (maremoti) anche di notevole ampiezza. In media, delle ca. 500 meteoriti che raggiungono annualmente la superficie terrestre ne vengono recuperate solo lo 0,1%. Se il recupero avviene successivamente a un avvistamento in atmosfera sono chiamate cadute (ca. un migliaio a tutt’oggi), mentre le rimanenti (la grande maggioranza, oltre trentamila) sono note come ritrovate. La denominazione delle meteoriti è solitamente associata al luogo di ritrovamento, per es. il nome della città più vicina, che, nel caso di un ritrovamento molteplice, viene fatto seguire da un numero o una lettera. Le meteoriti vengono tradizionalmente divise in tre grandi categorie secondo la loro composizione mineralogica, anche se i moderni schemi di classificazione impiegano anche altri parametri, quali, per es., la loro struttura e la composizione chimica e isotopica: le meteoriti rocciose sono composte per la maggior parte da minerali silicei e comprendono le condriti (l’86% delle meteoriti cadute sulla Terra), che testimoniano gli stadi più primitivi dell’evoluzione dei corpi planetari e contengono minerali mafici, e le acondriti (8%), rocce più evolute che hanno subito una differenziazione per fusione durante processi magmatici e sono simili alle rocce ignee terrestri; le meteoriti ferrose (5%), dette anche sideriti, contengono leghe di ferro-nichel; le meteoriti ferro-rocciose (1%), dette anche sideroliti, sono costituite in parti circa uguali di silicati e leghe ferro e nichel.

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