Onfray, Michel

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Filosofo francese (n. Argentan, Orne, 1959). Pensatore tra i più significativi dell'odierno panorama intellettuale francese, ha tentato di rifondare in chiave del tutto atea e materialista i paradigmi disciplinari, sottoponendo a severa revisione critica le base concettuali del pensiero religioso. Tra le sue opere principali vanno citate ilTraité d'athéologie (2005, trad. it. 2005) e Contre-histoire de la philosophie (di cui in Francia sono stati pubblicati tra il 2006 e il 2009 sei volumi, i primi tre dei quali tradotti in italiano negli stessi anni).

Vita e opere

Insegnante di filosofia all'istituto tecnico di Caen dal 1983, nel 2002 si è dimesso per fondare l'Université populaire de Caen, di cui ha pubblicato il manifesto La communauté philosophique (2004), auspicando la pratica filosofica nella vita quotidiana. I titoli delle opere principali esemplificano il suo pensiero: Le ventre des philosophes, critique de la raison diététique (1989, trad. it. 1991); Cynismes, portrait du philosophe en chien (1990, trad. it. 1992); Politique du rebelle: traité de résistance et d'insoumission (1997, trad. it. 1998); Théorie du corps amoureux: pour une érotique solaire (2000, trad. it. 2006); L’invention du plaisir. Fragments cyrénaïques (2002; trad. it. 2014). Al discusso Traité d'athéologie, in cui il filosofo ha decostruito i fondamenti etici e filosofici della teologia interpretando la religione come finzione necessaria, hanno fatto seguito La puissance d'exister. Manifeste hédoniste (2006, trad. it. 2009), tentativo di fondazione di una filosofia pragmatica applicabile al quotidiano, Le souci des plaisirs. Construction d'une érotique solaire (2008, trad. it. 2009), sul rapporto dell'Occidente con la sessualità e il corpo, e il saggio Le crépuscule d'une idole. L'affabulation freudienne (2010, trad. it. 2011), in cui demolisce il padre della psicoanalisi; ma merita soprattutto di essere segnalata la ponderosa Contre-histoire de la philosophie, ricognizione in chiave laica ed edonista della storia del pensiero occidentale. Tra le sue opere più recenti vanno citate: Les ventres des philosophes (2011; trad. it. 2011), indagine sulle complesse relazioni tra cibo e filosofia; L'ordre libertaire (2012; trad. it. L' ordine libertario: vita filosofica di Albert Camus, 2013), saggio in cui O. sottopone a un ferreo vaglio critico il pensiero di A. Camus; Le post-anarchisme expliqué à ma grand-mère (2012; trad. it. 2013), breve testo in cui è tratteggiata una visione peculiare dell'anarchismo; Cosmos (2015; trad. it. 2015), primo volume della trilogia Brève encyclopédie du monde in cui l'intellettuale intende delineare una filosofia della natura in grado di conciliare esistenza e valori umani con i delicati equilibri dell'universo. Nel 2016 è uscito in Italia in prima edizione mondiale il saggio Pensare l'Islam, lucida e severa analisi sul terrorismo islamico e le responsabilità dell'Occidente che O. ha provocatoriamente deciso di non pubblicare in Francia perché convinto che nel Paese nessun dialogo interculturale sia ormai possibile. Tra le sue opere più recenti: entrambi nel 2017, Décadence (trad. it. 2017), in cui il filosofo sostiene la tesi di un'imminente fine della civiltà occidentale, e Vivre une vie philosophique. Thoreau le sauvage (trad. it. 2019); Théorie de la dictature (2019; trad. it. 2020); Le crocodile d'Aristote. Une histoire de la philosophie par la peinture (2019; trad. it. 2020).

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