De Lucchi, Michele

Lessico del XXI Secolo (2012)

De Lucchi, Michele


De Lucchi, Michele. – Architetto e designer (n. Ferrara 1951), professore all’Istituto universitario di architettura di Venezia (IUAV) dal 2001 e dal 2008 al Politecnico di Milano; opera professionalmente con lo studio aMDL, che ha sedi a Milano e a Roma. Ha studiato architettura all’università di Firenze, dove si è laureato nel 1975. Negli anni Settanta e Ottanta del 20° sec. ha fatto parte di diversi gruppi legati all’ala radicale del design italiano, da Cavart ad Alchymia a Memphis, movimento per il quale ha disegnato oggetti emblematici, tra cui la sedia First (1983). Esponente di rilievo del design, attivo in diversi ambiti della progettazione (architettura, grafica, comunicazione visiva, allestimenti), ha posto al centro della sua metodologia la funzionalità, la semplicità e le esigenze del fruitore. Nel 1990 ha fondato Produzione privata, una società dedicata alla produzione di oggetti di design con tecniche artigianali e materiali tradizionali, ed è stato direttore del settore design dell’Olivetti dal 1992 al 2002. Ha lavorato anche nell'ambito della Corporate identity per enti e società italiane (Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Telecom ) e straniere (NTT in Giappone; Novartis in Svizzera; Deutsche Bank in Germania). Ha firmato prodotti per aziende, tra le quali: Artemide (lampada Tolomeo, 1987, lampioni Milestone e Palme, 2000); Dada (cucina Materic, 1999); Kartell (accessori da scrivania, 1988); Mandarina Duck; Molteni & C. (mensola in vetro Leger, 2000); Pelikan; Poltrona Frau; Rb Rossana, Compaq computers, Philips, Siemens, Vitra. Fra le sue principali opere architettoniche si segnalano: le riqualificazioni del Centro d’informazione ENEL a Entracque (1998-99) e delle centrali ENEL a Priolo Gargallo (2000-03) e Porto Corsini (2000-05); la fabbrica Piaggio a Pontedera (2004-06); il trasparente e organico Ponte della pace a Tbilisi, in Georgia (2009-10). Ha ricevuto numerosissimi riconoscimentI ed è ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana (2000) e membro dell’Accademia nazionale di San Luca a Roma.

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