MICHELSTADT

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1997)

MICHELSTADT

C. Ghisalberti

(Michlinstat nei docc. medievali)

Città della Germania, in Assia, nella regione dell'Odenwald, sorta probabilmente su un antico insediamento romano poi divenuto possedimento franco.Nel 741-742, sotto Carlomanno (741-747), il centro passò nelle mani del vescovo di Würzburg, Burkard. Nell'815 Ludovico I il Pio (814-840) donò la marca di M. con l'omonima città a Eginardo (v.), che vi fece costruire una basilica in muratura (Chronicon Laureshamense; MGH. SS, XXI, 1869, p. 359; Jacobsen, 1992, p. 267), probabilmente sul sito di una struttura precedente in legno (Dahmlos, 1979; Ahrens, 1981). La chiesa, dedicata forse nell'821 (Annales Fuldenses antiquissimi; MGH. SS rer. Germ., VII, 1891, p. 138), doveva sorgere in corrispondenza dell'od. chiesa evangelica tardogotica (1461-1543); l'edificio di epoca carolingia è del tutto scomparso, ma è stato possibile ricostruirne archeologicamente l'impianto e i successivi cambiamenti di epoca romanica e gotica (Sommer, 1968; Vorromanische, 1990-19912, pp. 215-216; Jacobsen, 1992, p. 267). Nell'840 la città di M. e la marca divennero, per volere testamentario dello stesso Eginardo, possedimento dell'abbazia benedettina di Lorsch. Divenuta importante centro amministrativo della regione, M. venne provvista nel 960 ca. di un impianto fortificato con castello. Di quest'ultimo, distrutto nel 1307, è individuabile l'ubicazione, in corrispondenza della Kellerei, lungo il lato meridionale della cinta difensiva. Sono ancora leggibili tracce del perimetro fortificato nell'imponente muratura lungo il versante orientale della città, nonché nel profondo doppio fossato, nei pressi della Kellerei. Nel 1232 la città passò ai signori di Erbach, i quali, dopo la quasi totale distruzione avvenuta nel 1307 da parte del duca di Baviera Rodolfo I (1294-1319), ne curarono la ricostruzione, a partire dalla fine del 14° secolo.Nei pressi della città, in località M.-Steinbach, sorse per volere di Eginardo la chiesa monastica di St. Maria, in cui furono ospitate temporaneamente le reliquie dei martiri Marcellino e Pietro, provenienti da Roma e poi traslate definitivamente nell'abbaziale di Seligenstadt (Eginardo, Translatio et miracula sanctorum Marcellini et Petri; MGH. SS, XV, 1, 1887, p. 239).

Bibl.: G. Schäfer, Die Einhard-Basilika bei Michelstadt im Odenwald, ZBK 9, 1874, pp. 129-145; H. Thümmler, s.v. Carolingio. Architettura, in EUA, III, 1958, coll. 146-169: 161; G. Binding, Die Kirchen Einharts in Steinbach und Seligenstadt, in Schülerfestgabe für Herbert von Einem, Bonn 1965, pp. 12-20; O. Müller, Die Einhards-Basilika zu Steinbach bei Michelstadt im Odenwald, Seligenstadt-Hessen [1965]; J. Sommer, Grabungsfunde in der Michelstädter Stadtkirche, Odenwald 15, 1968, pp. 3-10; H. Spiess, Masse und Proportionen der Einhards-Basilika in Steinbach und verwandter Bauten, Kunst in Hessen und am Mittelrhein 8, 1968, pp. 7-12; U. Dahmlos, Archäologische Funde des 4. und 9. Jahrhunderts in Hessen, Marburg a. d. L. 1979, p. 44; C. Ahrens, Frühe Holzkirchen im nördlichen Europa, cat. (Hamburg 1981-1982), Hamburg 1981, p. 516; F. Krebs, Fürstenau im Odenwald, eine Kastellburg der Gotik, Burgen und Schlösser 23, 1982, 2, pp. 77-89; H. Scheffers, Einhards römische Reliquien: zur Bedeutung der Reliquientranslation Einhards von 827-828, Archiv für hessische Geschichte und Altertumskunde 48, 1990, pp. 279-292; Vorromanische Kirchenbauten. Katalog der Denkmäler bis zum Ausgang der Ottonen, a cura di W. Jacobsen, L. Schäfer, H.R. Sennhauser (Veröffentlichungen des Zentralinstituts für Kunstgeschichte in München, 3), 2 voll., München 1990-19912 (1966-1971): I, pp. 215-216, 320-322; II, pp. 281, 399; W. Jacobsen, Der Klosterplan von St. Gallen und die karolingische Architektur. Entwicklung und Wandel von Form und Bedeutung im fränkischen Kirchenbau zwischen 751 und 840, Berlin 1992; U. Braasch-Schwersmann, s.v. Michelstadt, in Lex. Mittelalt., VI, 1993, coll. 611-612.C. Ghisalberti

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