Microanalisi

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Insieme dei procedimenti che consentono di effettuare analisi, sia qualitative sia quantitative, su piccole quantità di sostanze. A seconda della massa del campione si distingue fra macroanalisi (più di 100 mg), semimicroanalisi (compreso fra 10 e 100 mg), microanalisi (compreso fra 0,1 e 10 mg) e ultramicroanalisi (meno di 0,1 mg). I fondamenti chimici dei vari tipi di analisi sono ovviamente i medesimi, perché la reazione sulla quale un metodo si basa prescinde dalla quantità di campione interessata. Lo sviluppo della m. è pertanto collegato alla individuazione delle reazioni idonee alle piccole quantità di sostanze da trattare e da ottenere, dei relativi sistemi di manipolazione, e alla messa a punto di strumenti capaci di evidenziare con soddisfacente riproducibilità segnali di per sé assai limitati. La strumentazione necessaria alla m. in un primo tempo è stata derivata direttamente da quella impiegata nella macroanalisi, adattandola alle differenti condizioni; successivamente sono stati introdotti crogioli molto piccoli, microburette per misure precise di volumi nell’ordine del millilitro e anche meno, micropipette per prelievi di liquidi dell’ordine di qualche microlitro, gasometri per misure di volumi dell’ordine di qualche decimo di millilitro, microrespirometri.

A causa delle sue interessanti possibilità dal punto di vista economico, in considerazione del risparmio di tempo e di reagenti, la m. è oggi impiegata di fatto in tutti i campi delle scienze chimiche e fisiche.

Le tecniche microanalitiche sono particolarmente utili nel caso di analisi di materiali pericolosi come sostanze radioattive ed esplosivi, di analisi per le quali i risultati devono essere ottenuti rapidamente, come è il caso delle analisi cliniche, nell’esame di campioni unici o rari (come pitture, documenti antichi), nel caso di indisponibilità a grandi quantità di campione, nell’analisi di cibi, medicine, prodotti biologici, in criminologia. La m. può essere applicata sia alla chimica qualitativa sia a quella quantitativa, utilizzando sia procedimenti comuni ai normali metodi di analisi chimica, opportunamente adattati, sia procedimenti particolari, come l’analisi microscopica. Per quanto riguarda le tecniche strumentali, in relazione ai diversi campi di concentrazione nei quali ciascuna è applicabile, non tutte possono applicarsi alla microanalisi. In particolare la gascromatografia, le tecniche di polarografia differenziale e a impulso, la spettroscopia di assorbimento e di emissione, l’analisi per attivazione sono quelle che più si mostrano idonee alla problematica analitica microchimica.

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