Milazzo

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Comune della prov. di Messina (24,2 km2 con 32.676 ab. nel 2008, detti Milazzesi, letterariamente Milaiti). È situato sulla costa nord-orientale della Sicilia, parte sul promontorio omonimo e parte sulla bassa piana alluvionale più a S. Notevole centro vitivinicolo e ortofrutticolo, è sede di industrie petrolchimiche, metalmeccaniche, alimentari, della distillazione, del legno e del cemento. Il porto è commerciale e per passeggeri (vi fanno capo regolari servizi di navigazione con le Isole Eolie, Messina e Napoli). Sviluppato il turismo balneare.

M. (gr. Μύλαι o Μυλαί, lat. Mylae), colonia di Zancle (Messina), fondata nel 7° o 8° sec. a.C., dipese quasi sempre da questa città. Conquistata nel 426 a.C. dagli Ateniesi, nel 315 a.C. fu presa da Agatocle di Siracusa; ritornò poi sotto Messina. Nel 260 a.C., durante la prima guerra punica, nelle acque di M. i Romani sostennero e vinsero la loro prima grande battaglia navale contro i Cartaginesi. Municipio durante l’Impero Romano, M. decadde in età saracena e fu ricostruita da Ruggero I nella seconda metà dell’11° secolo. Fiorente sotto gli Svevi e gli Aragonesi, nonostante i saccheggi di Roberto re di Napoli nel 1326 e nel 1341. Durante la spedizione dei Mille, il 20 luglio 1860 M. fu presa dai volontari guidati da Garibaldi, dopo una battaglia inizialmente favorevole ai borbonici che difendevano la città.

Il castello (costruito da Federico II nel 13° sec. inglobando elementi di un fortilizio normanno) domina il centro antico che si eleva sul promontorio ed è circondato da una cinta di mura aragonesi (Città Murata).

Il promontorio di M., che si protende nel mare da S a N per 6,5 km, è un tipico esempio di isola saldata alla costa mediante un istmo creato dalle alluvioni dei torrenti vicini. Termina nel Capo di M. e chiude a O il Golfo di M., limitato a E dal Capo Rasocolmo.

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