Milizia volontaria per la sicurezza nazionale
Dizionario di Storia (2010)
Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN)
Milizia volontaria per la sicurezza nazionale
(MVSN) Istituzione del regime fascista sorta con lo squadrismo e riconosciuta legalmente nel 1923. La MVSN doveva «provvedere in concorso coi corpi armati della sicurezza pubblica e con l’esercito a mantenere nell’interno l’ordine pubblico, preparare e conservare inquadrati i cittadini per la difesa degli interessi dell’Italia nel mondo». Comprendeva la milizia ordinaria, la milizia coloniale e le milizie speciali. La milizia ordinaria, organizzata in legioni, coorti e centurie, aveva carattere territoriale. Durante le guerre italo-abissina e di Spagna furono mobilitate grandi unità della MVSN che parteciparono alle operazioni; nella Seconda guerra mondiale a ogni divisione dell’esercito era assegnato un battaglione della milizia. Le milizie speciali erano le seguenti: confinaria, ferroviaria, forestale, portuaria, postelegrafonica, stradale, universitaria; nel 1930 furono istituite la milizia per la difesa contraerea territoriale e la milizia artiglieria marittima. Con la caduta del fascismo, la MVSN fu sciolta e i militi furono incorporati nei reparti dell’esercito.