Caloprèsti, Mimmo

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Regista italiano (n. Polistena, Reggio Calabria, 1955). Ha esordito con vari documentari, affrontando tematiche sociopolitiche, in collaborazione con l'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, del quale sarebbe poi divenuto presidente. Il suo primo lungometraggio La seconda volta (1995), come gli altri film, è stato da lui sceneggiato. Il successivo La parola amore esiste (1998) ha riscosso un buon successo di critica, riconfermato poi dalle opere Preferisco il rumore del mare (2000), La felicità non costa niente (2003), L'abbuffata (2007) e La fabbrica dei tedeschi (2008). Nel 2006 è tornato al genere documentario con Volevo solo vivere, cui hanno fatto seguito: Perfect day, segmento dell'opera collettanea L'Aquila 2009. Cinque registi tra le macerie (2009) girata con P. Sorrentino, F. Comencini, M. Placido e F. Opzetek a pochi giorni dal sisma che ha sconvolto la città abruzzese; Walls and borders - Il muro della Thyssen Krupp (2009); 1960 - I ribelli (2010); Anch'io ero comunista (2011). Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo Io e l'Avvocato. Storia dei nostri padri. Tornato alla regia cinematografica con il lungometraggio Uno per tutti nel 2015 e nel 2019 con Aspromonte - La terra degli ultimi.

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