Minnesänger

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Minnesänger (o Minnesinger) Poeti lirici tedeschi del 12° e del 13° secolo. Il nome («cantori d’amore»), già in uso nel Medioevo, deriva dal fatto che essi, come i provenzali, trattarono quasi solo soggetti d’amore. La loro arte, il Minnesang, è una delle manifestazioni più caratteristiche dell’epoca cavalleresca: è rappresentata dalla poesia lirica, legata a determinate forme, e destinata alla recitazione con accompagnamento di strumenti a corda davanti a una ristretta cerchia di persone appartenenti alla nobiltà e alla società delle corti. Specificamente essa è poesia d’amore, nel significato che la mentalità cavalleresca medievale dava a questo vocabolo, cioè di rapporti ideali e convenzionali fra il poeta e la dama. La lirica dei M. si afferma verso il 1175, raggiunge il suo massimo splendore con Federico II, e infine declina trapassando nell’artificiosità e nel manierismo dei Meistersinger.

Tuttora discussi sono l’origine del Minnesang e i suoi rapporti con la lirica popolare, con la lirica latina dei clerici vagantes e con la poesia romanza; ma è da tutti riconosciuto l’influsso su di essa della lirica provenzale-francese dei trovatori. I M. appartenevano da principio al ceto cavalleresco, solo più tardi s’incontrano nomi di ecclesiastici o di semplici borghesi. Il loro numero dovette essere notevole (abbiamo notizia di circa 300 poeti) e grandissimo quello delle loro composizioni, per le quali le forme poetiche principali adottate furono il Lied, il Leich (affine al lai) e lo Spruch. Tra i maggiori M.: Walther von der Vogelweide, Enrico di Veldeke, Enrico di Morungen ecc. Famosa è la raccolta di Lieder dei M. contenuta nella Manessische Handschrift già attribuita a R. Manesse.

Da un punto di vista musicale i M. ebbero probabilmente parte nell’inizio della tonalità moderna (maggiore-minore) e nell’uso di ritmi binari. Dapprima monodici, i canti dei M. si fecero poi polifonici (fine 14° sec.).

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