MINSK

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

MINSK (XXIII, p. 408)

Pietro MARAVIGNA

Durante la seconda Guerra mondiale, la città, situata su una delle principali direttricì dell'offensiva germanica (Białystok-Minsk-Mosca), fu occupata dal gruppo di armate del centro (gen. von Bock) la sera dell'8 luglio 1941 e da essa prese le mosse l'attacco tedesco alla linea "Stalin" nel tratto Orša-Mogilev-Gomel. La riconquista sovietica della città, nell'estate 1944, diede origine a una grande battaglia.

Minsk era difesa da due linee appoggiate a nord sulle paludi di Polotsk e a sud su quelle del Pripet. La linea più avanzata era costituita dai caposaldi di Vitebsk, Orša, Mogilev, Bogačev, Žlobin e formava la cosiddetta linea "Vaterland"; la seconda cintura era organizzata sulla Beresina e su segmenti del Dnepr e della Dvina. Minsk era il fulcro della doppia catena di sbarramento a "hérisson"; nell'intero complesso fortificato operavano 50 divisioni tedesche. Il comando russo mirava con la conquista di Minsk a risalire il Niemen per mettere in saliente tutti i Paesi Baltici e quindi in "sacca" le forze di difesa e irrompere nella Polonia orientale su largo fronte. A nord il 1° fronte baltico del gen. Bagramjan riusciva, il 23 giugno, ad accerchiare Vitebsk, che cadde il 29; al centro Černiakovskij, comandante del 3° fronte della Russia Bianca, espugnava Orsa; al sud Zacharov, comandante del 2° fronte della Russia Bianca, prendeva Mogilev. Abbattuta su così ampio fronte la "Vaterland", la seconda linea tenne poco sotto la pressione e l'usura delle preponderanti forze sovietiche. Infatti, la Beresina veniva già attraversata in più punti il 26 giugno, e il grande caposaldo di Bobrinska, perno di tutto il settore difensivo a mezzogiorno di Minsk, cadeva il 28. Minsk, centro del sistema ferroviario della Russia Bianca e porta d'accesso alla Polonia orientale, veniva investita, con larga manovra d'avvolgimento, il 3 luglio; il grosso presidio tedesco di difesa fu bloccato, mentre corpi sovietici d'attacco scendevano da Minsk lungo la ferrovia Baranowicze-Brest Litovsk e, contemporaneamente, da Minsk lungo la ferrovia Molodeczno-Vilna. Il 5 luglio anche Baranowicze e Molodeczno furono occupate, tagliando ogni contatto tra il grosso in ritirata e le quattro divisioni tedesche bloccate nella capitale bielorussa. Delle 50 divisioni germaniche che avevano partecipato all'intera battaglia, 11 erano state accerchiate o distrutte, lasciando in totale in mano ai Russi circa 80.000 prigionieri, 500 carri armati e 2000 cannoni.

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