Mississippi

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Fiume dell’America Settentrionale, uno dei principali fiumi del mondo (5970 km, misurando anche il suo maggiore affluente, il Missouri); alla foce ha una portata media di circa 20.000 m3/s. Il suo bacino (3.328.000 km2) occupa per vasta parte la grande depressione nordamericana tra i Monti Appalachi e le Montagne Rocciose. Le sorgenti sono in una regione, a O del Lago Superiore, che per abbondanza di bacini lacustri è detta il distretto dei mille laghi; uno di questi laghi dà un primo tributo di acque che si riversano in un altro laghetto chiamato Itasca, situato a 445 m s.l.m. Il M. svolge il suo corso superiore in una regione disseminata di cordoni morenici, incavata da conche, cosparsa di coltri di ciottolame, che reca evidenti tracce di modellamento glaciale. Il corso è interrotto più volte da rapide e cascate, le ultime delle quali, quelle di S. Antonio, sono intensamente utilizzate. Riceve grossi affluenti: a Minneapolis, da destra, il Minnesota; poco più a valle, da sinistra, il Saint Croix, che una soglia poco rilevata separa dal Lago Superiore. Tali soglie, localmente note con il nome di portages, sono frequenti in tutta la regione, piallata dal ghiaccio. Il fiume Wisconsin, il primo dei grandi affluenti di sinistra del M., nella località detta appunto Portage, non dista più di 50 km dal Lago Winnebago, e il Fox River, ramo sorgentifero dell’Illinois, nasce a 30 km appena dal Lago Michigan; per questa via pervenne al M. nel 1673 il padre J. Marquette. A Saint Louis, dove il fiume è ormai una corrente di acque tranquille, comincia la grande navigazione; una trentina di kilometri a monte della città il M. riceve il Missouri.

In contrasto con il Missouri, che traversa regioni molto meno beneficiate da piogge, l’Ohio, il massimo affluente di sinistra, è ricco di acque e navigabile per quasi tutto il suo corso. Alla confluenza con l’Ohio, a Cairo, comincia propriamente la pianura creata dal M. stesso con le sue alluvioni. Qui il letto, in parte pensile, si allarga fino a 2-2,5 km e il fiume vi corre divagando in una serie infinita di meandri. Il fiume riempie antichi bracci a forma di mezzaluna o taglia con bracci recenti i suoi meandri, ma più spesso crea ramificazioni laterali (bayous) che si ricongiungono talvolta con il fiume principale, ma spesso, dopo centinaia di kilometri di percorso, si uniscono in parte agli affluenti e in parte tendono a raggiungere, come bracci indipendenti, il Golfo del Messico.

Il M. sfocia a S di New Orleans con un apparato deltizio caratterizzato dalla presenza di numerosi canali distributori generalmente rettilinei e incassati, che si spostano repentinamente in seguito a processi di avulsione o diversione. A questi spostamenti è soggetto anche il delta nel suo complesso, tanto che nelle ultime migliaia di anni il M. ha costruito diversi apparati deltizi, poi abbandonati, lungo la costa della Louisiana.

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