Vitti, Monica

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Vitti, Monica. - Nome d'arte dell'attrice italiana Maria Luisa Ceciarelli (Roma 1931 - ivi 2022). Ha esordito nel cinema, dopo alcune esperienze sui palcoscenici teatrali, nel 1954, imponendosi poi all'attenzione internazionale per le interpretazioni nei film di M. Antonioni L'avventura (1960), La notte (1960), L'eclisse (1962), Deserto rosso (1964). Ha poi lavorato soprattutto come attrice brillante mettendo in luce una notevole vivacità e ricchezza espressiva e dando vita a personaggi rappresentativi anche da un punto di vista sociologico, quali quelli interpretati nelle pellicole Modesty Blaise (1966); Ti ho sposato per allegria (1967); La ragazza con la pistola (1968); Amore mio, aiutami (1969); Ninì Tirabusciò (1970); Polvere di stelle (1973); Tosca (1973); Teresa la ladra (1973); Io so che tu sai che io so (1982); Flirt (1983); Francesca è mia (1986); Scandalo segreto (1990, di cui è stata anche sceneggiatrice e regista). Alla vena brillante hanno fatto eccezione le interpretazioni in La pacifista di M. Jancsó (1971), Le fantôme de la liberté di L. Buñuel (1974) e Il mistero di Oberwald (1981) di M. Antonioni. Insignita nel 1995 del Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, lontana dalle scene dagli inizi degli anni Duemila, nella ricorrenza dei suoi novant'anni il regista F. Corallo ha realizzato sul suo percorso umano e professionale l'intenso docufilm Vitti d’arte, Vitti d’amore. L'attrice è stata inoltre autrice del testo autobiografico Sette sottane (1993) e del romanzo Il letto è una rosa (1995).

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