Monte di pietà

Dizionario di Storia (2010)

monte di pieta


monte di pietà

Istituto destinato a concedere prestiti di importo anche minimo, a miti condizioni, con garanzia di pegno su cose mobili. In Italia, i francescani Bernardino da Feltre e Barnaba da Terni furono i primi fautori di queste istituzioni, che si diffusero largamente dopo la fondazione del m. di p. di Perugia (1462) e soprattutto dopo la bolla di Leone X (1551) che riconobbe la liceità dell’interesse, se destinato a coprire le spese d’esercizio. Costituiti originariamente con oblazioni volontarie, alimentati dalla pubblica beneficenza e dal cumulo degli interessi (quando il prestito non era gratuito), i m. di p. aggiunsero col tempo altri scopi a quello iniziale e, specie nelle grandi città, assunsero spesso carattere di istituti di credito. Oltralpe attecchirono più tardi; tra i più notevoli quelli di Bruges (1572), Lilla (1607), Parigi (1643, rigoglioso fino alla Rivoluzione), Madrid (primi del sec. 18°, presto degenerato in banco di usura).

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